La Cucine Lube Civitanova si prepara a Gara 2 della Finale Scudetto contro l’Itas Trentino, giovedì 1° maggio all’Eurosuole Forum sold out, con il sogno di cucirsi sul petto il tricolore. Reduce da una stagione di crescita, la Lube deve ora inseguire la rimonta dopo il ko in Gara 1. A guidarla, un mix di giovani talenti, veterani come Santi Orduna e Marko Podrascanin, e uno staff di qualità, come racconta il palleggiatore argentino in un comunicato del club.
Un cocktail di successo – “La crescita della Lube nasce da lontano, un cocktail ideato dal dg Beppe Cormio con giovani di qualità, veterani di classe e uno staff preparato,” spiega Orduna. Questo mix ha portato alla vittoria della Del Monte® Coppa Italia e alla Finale Scudetto, dopo rimonte epiche contro Milano nei Quarti e Perugia in Semifinale. “Senza pepe nero e tabasco, un Bloody Mary non avrebbe lo stesso gusto. Senza me e Podrascanin, la Lube non avrebbe ‘ubriacato’ così i tifosi,” aggiunge. Orduna, 42 anni, ha festeggiato a Trento la sua 500ª partita in Italia, mentre Podrascanin toccherà quota 600 in Gara 2.
Il ruolo dei veterani – Il lavoro di Orduna e Podrascanin, dentro e fuori dal campo, è stato cruciale. “Abbiamo messo la nostra esperienza al servizio del club, dando positività,” racconta il palleggiatore. La loro leadership ha permesso ai giovani, con un’età media di 24 anni, di brillare nelle rimonte contro Milano e Perugia, detronizzando i campioni in carica. “Il gruppo è unito, con atleti diversi per età e mentalità. Io e Marko abbiamo dato, ma siamo stati anche ricettivi,” sottolinea Orduna, lodando il preparatore Max Merazzi, il fisioterapista Marco Frontaloni e il capitano Fabio Balaso, “perfetto” e conosciuto da quando aveva 17 anni.
La forza del collettivo – Per Orduna, il merito della crescita va condiviso: “Ognuno ha messo il suo mattoncino, allenatore e staff inclusi.” La Lube, guidata da coach Giampaolo Medei, alterna eleganza, rapidità e precisione, come dimostrato nelle serie precedenti. “Non siamo qui per caso, ma perché non abbiamo mollato in Gara 3 con Perugia. Lì è partito il riscatto,” ricorda Orduna. Ora, dopo il ko in Gara 1 a Trento, serve un’altra rimonta. “Trento ha giocato meglio, niente alibi. Testa a Gara 2 per imporre il nostro gioco,” afferma.
Il calore dei tifosi – Un ruolo chiave lo giocano i tifosi, con cui la squadra ha un feeling speciale, ispirato anche al manga “One Piece”. “Il botta e risposta con la curva è l’ultima dimostrazione di passione. Ci hanno atteso, ora godiamoci questa Finale,” dice Orduna. L’Eurosuole Forum sold out sarà l’arma in più per Gara 2, con l’obiettivo di pareggiare i conti e tornare a Trento con fiducia rinnovata.
Obiettivo tricolore – A 42 anni, Orduna è orgoglioso: “Essere in Finale Scudetto mi gratifica. Le 500 partite sono un premio alla costanza, ma voglio vincere la 501.” La Lube, compatta e tenace, è pronta a lottare. “Dobbiamo dare tutto, non mollando mai,” conclude. Con Podrascanin a un traguardo storico e un gruppo unito, i cucinieri sognano lo Scudetto.