Pallavolo LeNostreInterviste – Cristina Chirichella: una storia di riscatto, di orgoglio, di una luce che è tornata a brillare
(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Nella stagione dei record targata Imoco Conegliano, tra titoli sollevati e vittorie scolpite nella storia, c’è una storia che tocca corde profonde, ed è quella di Cristina Chirichella. Una storia di riscatto, di orgoglio ritrovato, di una luce che torna a brillare dopo anni complicati.
Dopo dieci stagioni a Novara, un passato da capitano della Nazionale e non pochi momenti difficili, Chirichella è arrivata a Conegliano con il cuore carico di voglia, ma senza aspettative. Aveva bisogno di riscoprirsi, di capire se dentro di sé ci fosse ancora spazio per l’amore verso questo sport. E l’ha trovato, indossando la maglia gialla dell’Imoco, in un ambiente che ha saputo accoglierla, esaltarla e restituirle ciò che per un po’ sembrava perduto. Cinque trofei hanno illuminato il cammino della centrale campana, ma il successo più grande, forse, è stato tornare a sentirsi sé stessa.
“Sì, direi che è stata una stagione talmente bella che sarà difficile da replicare – l’analisi di Cristina Chirichella – Abbiamo praticamente vinto tutto ciò che era possibile vincere, ma al di là dei trofei, penso che tra di noi, nel gruppo, ci siamo date anche una bella lezione di vita: quella di lavorare duramente per raggiungere i propri sogni e obiettivi. Sicuramente avere una panchina lunga ci ha aiutato. Come si è visto, chiunque entrava faceva bene. Siamo riuscite a fare spesso turnover e a distribuirci il minutaggio, così tutte abbiamo avuto modo di restare in forma. È importante perché c’è sempre bisogno di tutte, e questo ha aiutato a gestire bene la stagione”.
IMPATTO – Sinceramente non mi aspettavo questo impatto, ma sono molto contenta. Sono arrivata a Conegliano con tanta voglia di mettermi in gioco, di dare il mio contributo. Non avevo troppe aspettative, sapevo che avrei imparato tanto ed è stato così. Volevo anche capire cosa ci fosse dietro il fatto che Conegliano vince sempre, e ora credo di averlo capito. Non c’è un solo segreto, ma tanti piccoli dettagli che insieme creano qualcosa di unico. Anche se siamo tutte campionesse, nessuna si risparmia. In allenamento si lavora al massimo, sempre. E Dani (Santarelli ndr) è il primo a ricordarcelo. Se vogliamo raggiungere grandi risultati, dobbiamo migliorare in tutto”.
RIALZARSI – È difficile trovare qualcosa che non abbia funzionato in questa squadra, tanto a livello individuale quanto collettivo. Una manciata di set concessi in campionato e la sconfitta in Gara 2 contro Novara in semifinale scudetto restano le uniche ombre su una stagione altrimenti perfetta. Ma, secondo l’esperta centrale, proprio quelle piccole crepe si sono rivelate fondamentali: ”Sì, ci sono stati momenti in cui non esprimevamo una pallavolo bellissima rispetto ad altri periodi. Ma penso che ci abbiano fatto bene: ci hanno fatto crescere. Se pensiamo alla sconfitta contro Novara, credo ci abbia fatto solo che bene. Ci ha messo di fronte alla realtà: chiunque può batterci. È stato un momento di svolta per noi”.
ESEMPIO – Conegliano non si scopre quest’anno, ma la sinfonia orchestrata da Wolosz in campo e da Santarelli e il suo staff in panchina è un modello di ispirazione, che non solo ha attirato nuovi fan al movimento, ma che è anche faro per tutto il mondo del volley: ”Io penso che provare a raggiungere l’Imoco sia uno stimolo, sia per le altre società che per le altre squadre. Quando giocano contro di noi, tutti vogliono dare il massimo. Questo alza il livello, porta più gente nei palazzetti. Non danneggia, anzi: valorizza il movimento”.
I CINQUE ASSOLI – “Personalmente se dovessi indicare il successo più bello, direi quello in Champions League. Non solo perché era la Champions, ma perché abbiamo chiuso una stagione perfetta nel migliore dei modi, giocando bene, da squadra”.
PASSIONE – “Sì, penso che tutte siamo riuscite a esprimere la nostra vera passione per la pallavolo. Abbiamo giocato una bella pallavolo di squadra. Per me sono stati anni difficili, non solo per la scorsa stagione in cui ho giocato poco, ma anche in generale. Questa stagione mi ha fatto ritrovare l’amore per questo sport. I sentimenti di amore per questa disciplina sono tornati. Vincere aiuta, certo, ma anche l’ambiente che c’è qui. Abbiamo scritto un pezzo di storia, e vivere un anno così fa davvero bene allo spirito. Tutto l’ambiente mi è piaciuto moltissimo. Vivere a Conegliano aiuta a gestire anche una quotidianità sempre frenetica: sei immersa nella natura e nei momenti liberi riesci davvero a riposare. Lo staff ha gestito benissimo i ritmi, che sono stati frenetici, giocando ogni tre giorni. Il riposo è stato fondamentale”.
UMANITÀ – “Più dei trofei da questa stagione mi porterò i valori umani. Ci siamo relazionate non solo come atlete ma come persone. Questo ha fatto la differenza. La società, lo staff, le giocatrici, i tifosi: tutti hanno messo al primo posto il rispetto e il rapporto umano. L’umiltà di tutto l’ambiente ha fatto la differenza. Questo gruppo è stato speciale. Ci siamo trovate tutte benissimo. Non so se riusciremo mai a ricreare qualcosa del genere, ma ce lo porteremo dietro per sempre.”
CAPITOLO CHIUSO – Le parole del ct Velasco nell’annunciare le 30 ragazze che prenderanno parte alla VNL del 2025 non sono state leggere, anche nei confronti di chi, come Chirichella, in Nazionale per anni è stata protagonista: “Sinceramente, per me la Nazionale è finita l’anno scorso, quando non sono stata convocata. Sono stati anni molto difficili, dove ho mandato giù tanti bocconi amari. Credo che in alcuni casi sia mancato il fattore umano. Prima di tutto siamo persone, ma spesso questo viene dimenticato. Per ora il mio percorso in Nazionale è da definirsi chiuso e va bene così. Non ho rimpianti, non ho rimorsi. A 31 anni, per me non esiste solo la pallavolo. C’è altro, ho un sogno, non so se si realizzerà. Ora voglio solo riposarmi, godermi le vacanze. Sto bene fisicamente, ma voglio lavorare su di me, soprattutto dal punto di vista psicofisico. Gli ultimi anni non sono stati belli, anche se questa stagione mi ha aiutato molto”.