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Pallavolo SL Finale Scudetto – Trento vince il sesto scudetto, Sbertoli e compagni hanno vinto al quinto a Civitanova gara 5

Al termine di una serie piena di alti e bassi, l’Itas Trentino ha vinto il suo sesto scudetto tricolore, imponendosi al quinto set in gara4 sul campo della fiera rivale della Cucine Lube Civitanova.
In una serie in cui il fattore campo l’ha fatta da padrone nelle prime 3 gare, la sfida decisiva è stata molto lottata, piena di capovolgimenti di punteggio ed alla fine ha premiato la squadra che ha saputo più dell’altra avere gli spunti decisivi nei momenti in cui il match è stato combattuto.

Onore al sestetto guidato da Fabio Soli, un tecnico capace di vincere una Champions League ed un Tricolore seduto su una panchina tanto importante e che troppo è stato messo in discussione, tanto che ormai da un paio di mesi ha già deciso che il suo futuro sarà lontano dall’Itas. Sbertoli e compagni, una formazione dal forte colore azzurro che schiera, oltre al regista-capitano, i 2 martelli dell’Italia campione del mondo Michieletto e Lavia, il giovane libero olimpico Laurenzano e l’ultimo arrivato del gruppo di De Giorgi Kamil Rychlicki, dopo aver dominato i due match giocati in casa e perduto nettamente il primo in riva all’Adriatico, ha fatto vedere il meglio del suo repertorio in questa deciiva quarta sfida.
Civitanova è partita a tambur battente ha vinto di forza il primo set, è+ arrivata ad un passo dao portarsi sul 2-0, quando la grande qualità trentina ha reagito e raggiunto prima la parità, poi si è portata sul 2-1 prima di chiudere i conti nel tie-break giocato senza sbavature.
L’Itas festeggia lo scudetto, mentre la Lube e il suo pubblico masticano amaro. Ma quello che hanno saputo fare in questa stagione Medei e i suoi giovani talenti non è stato poco e vale molto. Vinta la Coppa Italia hanno giocato un campionato in primo piano e dei play offa da incorniciare in cui hanno rimontato la serie dei quarti con Milano, capovolto quella di semifinale con Perugia e giocato una finale all’altezza.

A dare una svolta nel match odierno, al di là delle statistiche, sono le battute di Michieletto, MVP delle Finali, capace di girare il secondo set con la Lube avanti 23-20, e la lucidità dimostrata dai neocampioni d’Italia al tie break, nonostante l’incessante spinta dei Predators per i biancorossi. Michieletto sale sul podio con una standing ovation e termina il match con 22 punti all’attivo. In doppia cifra per l’Itas anche Lavia (13) e Rychlicki (12). Sul fronte biancorosso, a fare incetta di punti sono Nikolov, top scorer con 23 sigilli, e Bottolo (19). Dirlic, invece, si guadagna la menzione per l’impatto nel quarto set con il suo ingresso in corsa.

Nel primo set (25-21) la Lube comanda tutti i fondamentali, trova un allungo importante e gestisce senza troppi patemi con i punti di Nikolov (8) e Bottolo (6) facendo valere tutto il repertorio. Quattro a zero i muri vincenti.
Il secondo atto (26-28) viaggia sugli stessi binari fino al 23-20. La battuta di Michieletto manda in tilt i marchigiani che subiscono un parziale di quattro a zero (23-24) e annullano tre palle set prima di cedere sul muro di Kozamernik.
Nel terzo parziale (17-25) Trento acquisisce fiducia e domina la scena in attacco con il 63% di efficacia in attacco e al servizio con 4 ace, divisi tra Lavia e Sbertoli.
Nel quarto set (25-20)la Lube reagisce (63%) con Bottolo e Nikolov, trovando nel nuovo entrato Dirlic (5 punti e 71%) il Deus ex Machina in posto 2.
Al tie break (9-15) Trento ha più benzina, parte bene e termina con il titolo.

Cucine Lube Civitanova – Itas Trentino 2-3 (25-21, 26-28, 17-25, 25-20, 9-15)
Cucine Lube Civitanova: Bottolo 19, Chinenyeze 7, Lagumdzija 8, Nikolov 23, Gargiulo 9, Boninfante 6, Loeppky, Bisotto, Balaso (L), Hossein Khanzadeh, Dirlic 6. N.E. Tenorio, Orduna, Podrascanin. All. Medei.
Itas Trentino: Kozamernik 7, Sbertoli 2, Michieletto 22, Resende Gualberto 8, Rychlicki 12, Lavia 13, Garcia Fernandez, Laurenzano (L), Bartha, Acquarone. N.E. Bristot, Pesaresi, Pellacani, Magalini. All. Soli.
ARBITRI: Zavater e Simbari,

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