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Pallavolo VNL femminile – L’Italia ricomincia dagli Usa

(Carlo Lisi per il Corriere dello Sport) Il conto alla rovescia verso l’inizio della Volieyball Nations League corre veloce. Domani sera (mercoledì 4 giugno ndr) alle 19 inizia la prima grande manifestazione dell’anno, in cui le azzurre di Julio Velasco devono difendere lo scettro conquistato nel 2024, preludio della cavalcata d’oro alle Olimpiadi. Il cammino del sestetto tricolore ricomincia da Rio de Janeiro, esattamente dove era finito.

L’Italia infatti nell’esordio in VNL affronterà proprio gli Stati Uniti, la formazione sconfitta l’11 agosto nella finale olimpica di Parigi. Quindi una sfida sentitissima, ma non una rivincita del fantastico epilogo a cinque cerchi. Perché tante cose sono cambiate da allora nel sestetto statunitense, a cominciare dal cambio in panchina con Sullivan al posto posto di Kiraly. Successivamente le azzurre troveranno la Germania allenata da Bregoli che il mese scorso ha battuto due volte su tre le ragazze che il et Velasco ha definito la “nazionale di maggio”, quella cioè priva di tutte le big olimpioniche. Poi sarà la volta dell’oggetto misterioso Corea del Sud che nelle ultime stagioni è notevolmente scesa nel ranking mondiale dopo l’exploit del quarto posto nell’Olimpiade di Tokyo e che nei giorni scorsi ha festeggiato l’addio della sua ultima grande fuoriclasse Kim. A completare questo primo girone la sfida con le padrone di casa del Brasile che arrivano a questo appuntamento senza la loro capitana Gabi, a riposo dopo le vittoriose fatiche con 11moco Conegliano e con qualche polemica per la rinuncia probabilmente definitiva della centrale Carol. Il miglior muro di Parigi, dopo aver lasciato Scandicci Velasco con tre opposte per testare le condizioni di Antropova e scelto di andare a giocare nella prossima stagione negli States nella Lovb, ha detto no alla convocazione in verdeoro provocando una reazione negativa in Zè Roberto. Reazione molto vicina a quella che ha avuto Velasco quando rese nota la rinuncia alla stagione in nazionale (seppur con motivazioni differenti) del quartetto di casa nostra: Chirichella, Lubian, Pietrini e Bonifacio.

Che Italia vedremo domani sera in campo non è facile immaginarlo, perché quasi tutte le nostre campionesse vengono da un lungo periodo di riposo. E chissà se due settimane di preparazione fisica e tecnica senza nessuna verifica di gioco agonisticamente valida sono state sufficienti a far ritrovare la condizione: quest al netto dei sei contro sei proposti da Velasco nelle partitelle in famiglia notoriamente proverbiali per ritmo e intensità, a livello maschile in passato ed ora anche al femminile con Egonu, Orro, De Gennaro e compagnia bella. Tra le poche notizie uscite dagli ultimi giorni di allenamento al Centro Pavesi, ce n’era una che poteva preoccupare un po’ riguardante un problema al ginocchio di Kate Antropova. Nulla di ufficiale, ma la presenza di 3 opposti, (c’è anche Malual insieme alle due campionesse olimpiche del ruolo), nella squadra che ha attraversato l’oceano non ha spento completamente le voci. Insieme alle 10 medaglie d’oro di Parigi, oltre alla già citata Malual ed all’emergente Linda Nwakalor, ci sono i piacevoli rientri in gruppo di Alice Degradi ed Eleonora Fersino.