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Pallavolo VNL femminile – La settima vittoria dell’Italia è stata sofferta e bellissima, un grande Giappone si è arreso 3-2

L’Italia di Julio Velasco conquista la settima vittoria consecutiva nella Volleyball Nations League 2025, superando il Giappone 3-2 (25-23, 16-25, 25-15, 20-25, 19-17) in un match emozionante, ricco di capovolgimenti e giocate spettacolari. Le azzurre, imbattute dal 14 maggio 2024, confermano il primato in classifica ( 7 le vittorie il numero che conta nei tornei internazionali) e lanciano un chiaro messaggio alle rivali in vista delle prossime sfide.
Primo set: rimonta azzurra – L’Italia parte con Cambi in regia, Egonu opposto, Fahr-Danesi centrali, Omoruyi-Degradi schiacciatrici e Fersino libero (al posto dell’incommensurabile De Gennaro a cui è stata data una gara di riposo). Il Giappone, guidato da Seki, Wada e Ishikawa, prende il comando (8-12). Velasco chiama timeout, e le azzurre reagiscono con Egonu e Fahr, tornando in scia (13-14). Il set è un punto a punto: Nervini, subentrata a Omoruyi, pareggia (18-18), ma il Giappone si porta sul 19-21. L’ingresso di Eze e Malual cambia l’inerzia: un break di 4-1 ribalta il punteggio, e Fahr chiude il set 25-23 dopo un errore di Ishikawa confermato al videocheck.
Secondo set: Giappone dominante – Le nipponiche ripartono forte con Ishikawa, Wada e Yoshino. L’Italia fatica in attacco, nonostante una Fahr incisiva. Sul 13-16, Danesi piazza due muri consecutivi (14-16), ma il Giappone risponde con un contro-break (14-19). Velasco inserisce Giovannini ed Eze, ma Wada e compagne chiudono 16-25 senza lasciare scampo.
Terzo set: Italia travolgente – Velasco schiera Eze dall’inizio, e l’Italia vola. Egonu è inarrestabile sottorete, Nervini brilla in attacco e ricezione, e un ace di Degradi porta il punteggio sul 5-1. Il Giappone tenta la rimonta con Yoshino, ma le azzurre dilagano (16-9) e chiudono 25-15, dominate da una Nervini esplosiva e un’Egonu in grande spolvero.
Quarto set: battaglia equilibrata – Il set inizia in equilibrio (6-6), con Nervini ed Egonu che rispondono a Yoshino e Wada. Un monster-block di Danesi e un attacco astuto di Degradi danno all’Italia un vantaggio (9-6). Il Giappone accusa il colpo, ma si riprende con Ishikawa e Airi, sorpassando 16-19. Gli errori azzurri e la solidità difensiva di Fukudome consegnano il set alle nipponiche (20-25).
Tiebreak: Italia da brividi – Il quinto set è un rollercoaster. Il Giappone parte avanti (0-2), ma Danesi, Nervini e Fahr rispondono (2-3). Degradi firma il +2 (11-9), ma le nipponiche pareggiano (11-11). Fahr e Danesi al centro tengono viva l’Italia, mentre Malual annulla due match ball giapponesi (15-15). Sul 16-16, Danesi risponde a Wada, e Nervini pareggia (17-17). Un muro di Fahr regala il primo match ball azzurro, e un’invasione giapponese scatena la festa: 19-17.
Le protagoniste e il futuro –  In una squadra che schierava soltanto 3 delle campionesse olimpiche (Egonu, Fahr e Danesi) l’Italia ha dato una ennesima conferma di essere una squadra con carattere e versatilità. Velasco, con una gestione oculata delle rotazioni, ha trovato in Eze e Nervini due pedine preziose: due giovani che hanno davanti a loro un futuro significativo.
Dopo questa vittoria, l’Italia si prepara per la sfida contro la Cina, domenica alle 14 (diretta DAZN e VBTV), con un giorno di riposo per ricaricare le energie. Le azzurre, davanti ai 7000 della Kai Tak Arena, hanno dimostrato di essere una forza inarrestabile, pronte a continuare la loro corsa in VNL, con l’obiettivo dichiarato di conquistare un’altro trionfo come nel 2024. Forse obbligato per quello che hanno mostrato anche dopo il trionfo di Parigi 2024

ITALIA-GIAPPONE 3-2 (25-23; 16-25; 25-15; 20-25; 19-17)
ITALIA:. Egonu 16, Degradi 14, Fahr 16, Cambi 1, Omoruyi 2, Danesi 10, Fersino (L), Nervini 16, Eze 4, Giovannini. N.E. Sartori, Nwakalor e De Gennaro (L). All. Velasco.
GIAPPONE: Seki 1, Ishikawa 25, Airi 7, Wada 27, Yoshino 17, Shimamura 6, Fukudome (L), Nakagawa, Yamada, Fukuzawa 1, Akimoto 1. N.E.: Araki, Shiode e Nishizaki. All. Akbas.
Arbitri: Firouzi Ebrahim (IRI) e Koutsoulas Michail (GRE).

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