La nazionale bulgara di pallavolo maschile ha concluso la sua avventura nella Lega delle Nazioni con un onorevole decimo posto in classifica. Un piazzamento storico, che rappresenta il miglior risultato raggiunto dalla squadra sin dalla creazione del torneo nel 2018. Con un bilancio di sei vittorie e sei sconfitte, la squadra, soprannominata “I Leoni”, ha dimostrato una crescita notevole.
La possibilità di qualificarsi per le prime otto, un traguardo che avrebbe proiettato la squadra nella fase finale della competizione, era a portata di mano. Tuttavia, l’occasione è sfumata nell’ultima decisiva partita, dove i bulgari hanno subito una netta sconfitta per 3-0 contro l’Iran. Una prestazione inaspettatamente sottotono, che ha lasciato l’amaro in bocca a giocatori e staff. Coach Blengini, visibilmente deluso, ha provato a spiegare le ragioni di un crollo così inatteso, pur ammettendo di non avere una risposta definitiva:
“È molto difficile. Abbiamo iniziato malissimo. Questo tipo di partite sono speciali, bisogna riuscire a mantenere la calma. Ci sono state alcune cose semplici che dovevamo fare meglio. Dall’altra parte della rete abbiamo visto una squadra molto forte che ci metteva pressione. È normale innervosirsi in momenti come questi. Il problema non è stata la mancanza di voglia, piuttosto è stato il brutto inizio che ci ha condizionato. Non sono bravo in psicologia e posso solo ipotizzare i motivi. Forse la troppa pressione. Ma sicuramente la partenza ha influito. Non è facile rimontare dopo una simile battuta d’arresto. Ci abbiamo provato, ma non ha funzionato…” ha dichiarato Blengini, riflettendo sulla difficile gestione emotiva di un match cruciale. Il tecnico ha sottolineato come la sconfitta, per quanto dolorosa, debba servire da lezione per il futuro. “Spero che la squadra impari molto da questa partita, perché fa parte del processo di crescita. Non solo dal punto di vista tecnico-sportivo, è più complesso, riguarda anche l’aspetto mentale. Dobbiamo davvero imparare da questo tipo di partite e riflettere sul ‘perché’. Questa sconfitta fa parte del processo, ma non dobbiamo perdere di vista le cose positive che abbiamo fatto questa stagione in Nations League. La sconfitta è deludente e dura, ma c’è molto da imparare. Questa partita è parte del processo che porterà alla Coppa del Mondo, e perché no alle Olimpiadi…”
A fargli eco, anche Venislav Antov, che ha espresso il proprio dispiacere per l’occasione sprecata. “È molto triste, abbiamo avuto la possibilità di andare in finale ma non ci siamo riusciti. Questa è stata la nostra peggior partita nel torneo. La nostra squadra è giovane, dobbiamo continuare a farla crescere. Ieri eravamo così felici, oggi siamo tristi. Questo è lo sport. Dobbiamo imparare e prendere gli aspetti positivi e non permettere che questo accada di nuovo”
Nonostante il finale amaro, la stagione bulgara nella Nations League rimane un successo, un trampolino di lancio verso un futuro che, nelle speranze di Blengini e di tutta la nazionale, porterà la Bulgaria a competere per traguardi sempre più ambiziosi. Il decimo posto finale, infatti, non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per una squadra che ha dimostrato di avere potenziale e margini di crescita.