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Pallavolo LeNostreInterviste – Alice (Nardo) e la ‘nazionale’ delle meraviglie

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Alice Nardo sta vivendo il sogno di una vita intera. Dopo una stagione chiusa con il doppio trionfo – Coppa Italia e promozione in A1 – con la maglia di San Giovanni in Marignano, è arrivata un’estate tutta tinta d’azzurro. Prima, lo storico 23 maggio, l’esordio con la Nazionale maggiore guidata da Julio Velasco. Poi la medaglia d’oro alle Universiadi. Ora, il collegiale di Cavalese, tappa decisiva verso i Mondiali. Un percorso che ha acceso i riflettori su una 22enne che, fino a pochi mesi fa, viveva il volley sempre con la stessa passione, ma lontano dai grandi palcoscenici. Abbiamo raggiunto telefonicamente Alice nel cuore del ritiro azzurro, tra emozioni ancora vive, obiettivi futuri e quella voglia semplice – ma fortissima – di restare lì dove ha cominciato a sognare.

CRESCITA – Nonostante l’entusiasmo, Alice tiene i piedi ben piantati a terra. “Il mio lavoro non è cambiato: vado in palestra con la stessa concentrazione di sempre, sia prima che dopo le convocazioni in azzurro. Non sento pressione, ma semmai il desiderio di fare bene, di continuare un percorso che è iniziato l’anno scorso a San Giovanni e mi ha portata fin qui. L’ultima stagione con il club mi ha insegnato tanto, in primis mi ha dato la consapevolezza che a vincere non è sempre la squadra più attrezzata fisicamente, ma che in questo sport l’alchimia tra compagni e staff può essere la chiave per fare grandi cose. Il legame che ci univa a San Giovanni ha permesso a tutte di andare un po’ più in alto, e per questo sono contenta di proseguire con loro anche il prossimo anno. Il mio obiettivo a lungo termine è crescere ancora, sia in A1 che in Nazionale e penso che anche nel gruppo azzurro vivere un’esperienza come quella vissuta alla Omag sia possibile. L’attitudine e il modo di vivere la pallavolo di San Giovanni è un modello replicabile e virtuoso”.

SOGNO AZZURRO – La Thailandia, che ospiterà la rassegna iridata da 22 agosto al 7 settembre, è una meta tanto lontana geograficamente quanto vicina per il collettivo azzurro: ”Il sogno è quello di partecipare a un Mondiale, non per forza l’edizione del 2025 ma anche in futuro, sarebbe il completamento di un percorso. Guardandomi indietro, mai mi sarei aspettata di arrivare a questo punto alla mia età, di vestire questa maglia e vivere emozioni così forti. Lo dicevo proprio alle mie compagne mentre stavamo raggiungendo Cavalese: partecipare a un Mondiale sarebbe come decollare su un aereo e restare sospesa per l’emozione. Qualcosa di indescrivibile che oggi mi regala tante sensazioni difficili da descrivere”.

LE UNIVERSIADI – Ripensando all’estate, Alice torna con il cuore all’oro conquistato alle FISU, dove è stata protagonista “guadagnandosi” la chiamata nell’ultimo collegiale in corso: ”È un traguardo a cui tengo tantissimo. Oltre alla coesione in campo, con molte di loro c’è un legame di amicizia che dura da anni. Vivere questo tipo di soddisfazione con loro ha reso tutto ancora più speciale. È stato il coronamento di quattro mesi intensi, in cui ho avuto l’opportunità di crescere tanto e per questo sono grata”.
La Nardo al momento è una delle tante scommesse vinte da Velasco in vista di un ricambio generazionale: “Pur non avendo vissuto molto la quotidianità con Julio Velasco, sicuramente fin qui ha creato un rapporto molto bello con noi – racconta Alice – Non posso ancora fare veri parallelismi con San Giovanni, perché ho avuto poco tempo per lavorare con lui, ma posso dire che la Nazionale è un ambiente che ti dà tantissimo in ogni aspetto. Qui sei a contatto con l’élite, hai ogni giorno la possibilità di imparare, di crescere. È un’esperienza enorme, in tutti i sensi”.

LA SQUADRA – “Ci sono atlete che hanno vinto tutto e che possono essere un passo avanti a me – ma questo è un pensiero mio. Perché poi, nella quotidianità, loro ti fanno sentire parte del gruppo, siamo un collettivo molto semplice, di ragazze alla mano che l’una per l’altra ci sono sempre. Non nascondo che vivere la Nazionale seniores con dei veri e propri idoli è il più grande privilegio. Dovrei citarle tutte, ma per ciò che mi possono insegnare nel mio ruolo penso a Moki De Gennaro e a Myriam Sylla, e in mezzo a loro vorrei inserire anche Stella Nervini. Abbiamo vissuto tante esperienze insieme e sono contenta che stia mostrando il suo potenziale e le sue qualità. Molte di questo gruppo hanno vinto tutto ma la loro ambizione è invariata e questo rende tutto più semplice. Qui si lavora con serenità e fame: solo con la voglia di fare e con un obiettivo comune da raggiungere”.

PAZIENZA – Il presente per la nativa di Pozzolo Formigaro è già un dono, sito a Cavalese, tra allenamenti e consapevolezze nuove. “Già ora mi sento privilegiata, non dico nulla di nuovo se per me la Nazionale è l’esperienza che più di tutte ti fa battere il cuore. Vivere il quotidiano qui, con la maglia azzurra, è bellissimo. Le emozioni sono tantissime, ma tutte belle. Il mio unico pensiero è continuare a dare il massimo, farmi trovare pronta, e vivere fino in fondo questa opportunità. L’ultimo anno è stato incredibile. Vinta la Coppa Italia pensavo di aver già vissuto qualcosa di importante, poi man mano le soddisfazioni sono aumentate e credo che il futuro lo scopriremo strada facendo. Non ho fretta, essere qui è già un grande stimolo per ambire ad altro prendendo ciò che verrà”.

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