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Pallavolo SuperLega – Noa Duflos-Rossi: i successi del presente, il futuro a Civitanova e il sogno Los Angeles

A soli 17 anni, ha già debuttato con la Nazionale maggiore francese nella Volleyball Nations League e ha appena vinto (di nuovo) il Campionato del Mondo Under 19. Dopo questa estate internazionale particolarmente ricca di eventi, e prima di trasferirsi in Italia per unirsi alla Lube Civitanova, Noa Duflos-Rossi ha risposto ad alcune domande, in una intervista pubblicata realizzata dalla FF Volley, il sitto ufficiale della Federazione transalpina, di cui pubblichiamo uno stralcio:

Cosa si prova a vincere un Campionato del Mondo Under 19?
“È un sogno d’infanzia; quello che abbiamo vissuto è stato davvero straordinario, un’esperienza magica.”
Il vostro allenatore, Jean-Manuel Leprovost, vi descrive come un gruppo molto unito, un ‘branco di lupi’. Lo confermate?
“Sì, sicuramente. Sono arrivato durante la pre-stagione, ci è voluto un po’ di tempo per adattarsi, ma ci siamo subito ambientati e poi abbiamo giocato la nostra partita durante la competizione, divertendoci molto a giocare insieme. È per questo che abbiamo raggiunto il livello , che ci ha portato al titolo. Quando arrivavano le partite importanti, davamo il massimo, scatenati! Non direi che siamo diventati ingiocabili, ma penso che fosse molto difficili da battere.”
Questa è stata la tua seconda Coppa del Mondo Under 19, visto che eri già parte dell’avventura del titolo precedente due anni fa. Inoltre, questa volta eri capitano, come hai trasmesso la tua esperienza?
“Ho cercato di rassicurare un po’ il gruppo, perché all’inizio della competizione eravamo un po’ spaventati. Non stavamo giocando molto bene, alcune squadre ci frenavano. Ma sono rimasto fiducioso, perché sapevo che quando sarebbero arrivate le partite importanti, avremmo alzato il livello. Ho cercato di portare calma. Spero che mi abbiano ascoltato (ride), in ogni caso è andata bene.”

E alla fine, hai vinto un altro titolo mondiale per la pallavolo francese…
“Ne abbiamo parlato insieme, ma non ci siamo resi conto di cosa avessimo ottenuto. È comunque un traguardo enorme. È incredibile. Sono due titoli mondiali di fila, qualcosa che non avevamo mai vinto prima. È meraviglioso!”

Chi sono i tuoi idoli nella pallavolo?
“Il mio più grande modello è sempre stato Earvin (Ngapeth). Mi ha sempre impressionato. Adoro il suo modo di giocare. Guardo molti suoi video per vedere cosa fa. Poi c’è Wilfredo Leon, uno dei più grandi giocatori del mondo. Sono principalmente loro due. E mi piace anche Benjamin Toniutti, la sua visione del gioco. Sono un po’ un fan di tutte le leggende; ho tratto molta ispirazione guardando i video. Penso che sia anche per questo che sono qui.”

A proposito di Earvin Ngapeth, ti abbiamo visto eseguire la sua mossa “speciale”, l’attacco spalle a rete, durante i Mondiali Under 19…
“Dato che mi piace il suo stile di gioco, a volte ne provo alcuni (ride). A volte funziona, a volte no, ma è anche il mio stile di gioco: essere un po’ folle, un po’ stravagante in campo. Provo un sacco di cose!”

Lasci Tolosa per andare in Italia, alla Lube Civitanova, uno dei club più importanti al mondo. Come hai preso questa decisione?
“È stata una scelta davvero difficile. Ho parlato con molte persone, con amici e familiari che conoscono bene la pallavolo, e anche con mio padre, ovviamente. Lui mi ha dato qualche spunto, ma abbiamo ricevuto molti consigli da persone di cui mi fido, come Hubert Henno, che ci ha aiutato molto. L’offerta in Italia era così buona, così interessante dal punto di vista sportivo. Ed è sempre stato il mio sogno giocare lì. Tutti mi dicevano: “Vai! Se ne hai voglia, cogli l’occasione”. Finora, non ho rimpianti. Anche se il Tolosa è stato un ottimo club per lanciare la mia carriera, non avrei potuto sognare un posto migliore. Abbiamo fatto una grande stagione, con un gruppo incredibile di giovani giocatori, ci siamo divertiti molto a giocare insieme.”
Nel comunicato stampa del Tolosa che annunciava la tua partenza, il club ha spiegato che hai ricevuto garanzie sportive in Italia. Puoi confermarlo?
“Ho delle garanzie, sì, ma devo ancora essere bravo. Dovrò ancora dimostrare il mio valore e guadagnarmi il mio posto. Se sarò bravo, sarò in campo. Altrimenti, dovrò lavorare ancora di più. Ho firmato per tre anni. È un grande progetto quello che ho con loro; ho tempo per ambientarmi, ma voglio giocare il prima possibile.”
Sembri destinato a una grande carriera. Qual è il tuo sogno nella pallavolo?
“Voglio fare tutto quello che ho fatto a livello giovanile, ma anche a livello senior. Diventare campione europeo, vincere la VNL, il campionato del mondo. E poi, il sogno più grande di tutti è vincere le Olimpiadi. Certo, penso a Los Angeles 2028, per il triplete! Sarà dura; dovrò lavorare sodo per guadagnarmi il mio posto, ma non credo sia impossibile.”

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