Pallavolo FIVBWomensU21 – Linda Manfredini, muri e personalità, ha guidato da capitano l’Italia al titolo

Una predestinata: figlia d’arte, personalità in campo e negli sguardi, perentoria a muro ed in attacco. Linda Manfredini ha confermato tutte le qualità che aveva già messo in mostra nei campionati di serie A1. 24 i muri vincenti nel torneo, uno importantissimo, che ha aperto la finale contro il Giappone, fondamentale il punto che ha sigillato il match e consegnato a lei ed alle sue compagne il titolo iridato.
“Il Giappone è una grandissima squadra, che gioca veloce e davvero bene. In due set hanno imposto il loro gioco. Noi, però, abbiamo saputo soffrire e rimanere attaccati alla partita. Poi, nei momenti decisivi del quarto e quinto set, abbiamo imposto il nostro ritmo e siamo riuscite a portare a casa la partita e la vittoria del Mondiale”. poi da buona capitana Manfredini ha elogiato la sua squadra – “Questo gruppo, in due anni, ha conquistato una medaglia d’argento agli Europei e ora una d’oro ai Mondiali. Con il tempo abbiamo imparato a conoscerci giocando insieme e abbiamo trovato le giuste intese. È stato tutto un crescendo in questo mondiale, con una preparazione iniziata molto presto che ci ha poi portato a questo bellissimo risultato”.
Linda ha riassunto così il trionfo mondiale: Nel corso di questo Campionato del Mondo, all’inizio, abbiamo incontrato squadre un po’ meno forti: partite che, però, sono state importanti per sviluppare ancora meglio il nostro gioco. Abbiamo perso solo con la Turchia, nell’ultima partita della pool, e quella sconfitta ci ha fatto capire che non tutte le partite si possono vincere e che dobbiamo essere più aggressive in certi momenti. È quindi servita per affrontare ancora meglio le partite successive, che poi ci hanno portato alla vittoria. Questo è un gruppo che sa soffrire e riprendersi quando necessario.”