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Pallavolo Storie&Personaggi – A Sarah Fahr manca solo la vittoria al Mondiale

Julio Velasco, ct della Nazionale italiana di volley, ha scelto di portare la squadra in Thailandia tre giorni prima dell’esordio al Mondiale di Phuket, una mossa strategica per gestire i tempi morti di un torneo lungo e intenso. Intervistata da Pierfrancesco Catucci per il Corriere della Sera, Sarah Fahr, 23 anni, la centrale più forte al mondo, è in perfetta sintonia con il tecnico.

Sarah Nell’ultimo anno ha conquistato un oro olimpico, due Nations League, uno scudetto, una Champions, una Coppa Italia, una Supercoppa e un Mondiale per Club con Imoco Conegliano. L’unico trofeo che le manca è il Mondiale, al via oggi.
“Ci si abitua a vincere? Non credo. È sempre più difficile, gli avversari danno tutto contro di noi”, spiega Sarah. La pressione di essere favorite non la spaventa: “È una bella pressione, ti stimola a crescere”. Con 29 vittorie in Nazionale, lontane dalle 76 con Conegliano, il suo mantra è vivere il “qui e ora”, concentrandosi su Slovacchia, Cuba e Belgio per vincere il girone.

Sarah gestisce la pressione divertendosi e accettando gli esiti, con il supporto del fidanzato Nicolò, il suo “mental coach” personale, che l’ha aiutata a superare due gravi infortuni al ginocchio. “Mi sbatte in faccia la realtà quando serve”, dice.
Al Mondiale 2018 era una spettatrice, oggi è protagonista, pronta a lasciare il segno. Fuori dal campo è dolce, in campo un leone: “Julio sa come tirare fuori la mia grinta”.
A 13 anni ha lasciato casa per inseguire il sogno del volley, rinunciando a parte della sua adolescenza. “I miei mi hanno cresciuta autonoma, ma mi manca il rapporto con mio fratello”. Guarda al futuro con un progetto: un b&b vicino Conegliano, rallentato dalla burocrazia ma in cantiere per il 2026. “Lo sport non dura per sempre, voglio costruire qualcosa per il domani”. Per ora, però, il focus è uno: il Mondiale.