La pallavolo femminile ha visto, nel corso degli ultimi decenni, una rivalità affascinante tra Italia e Cuba, due nazionali che hanno scritto pagine memorabili di questo sport. Dagli anni d’oro di Cuba negli anni ‘90, quando le “Morenas del Caribe” dominavano il panorama mondiale, all’ascesa dell’Italia come potenza globale negli anni 2000, gli incontri tra queste due squadre hanno offerto emozioni, colpi di scena e momenti decisivi per entrambe.
Ripercorriamo la storia di questa rivalità. Negli anni ‘90, Cuba era la squadra da battere. Con atlete leggendarie come Regla Torres, Mireya Luis e Taismary Agüero (poi azzurra negli anni 2000), le cubane conquistarono otto trofei mondiali consecutivi tra il 1991 e il 2000, inclusi tre ori olimpici (1992, 1996, 2000) e due Mondiali (1994, 1998). L’Italia, in quel periodo, era una squadra in crescita, ma non ancora al livello delle avversarie. Gli scontri diretti erano spesso a senso unico, con Cuba che sfruttava potenza fisica e tecnica superiore.
Un momento significativo di questa rivalità si verificò durante il Mondiale 2002 in Germania. Il 7 settembre, nella seconda fase (Girone E, Brema), Italia e Cuba si affrontarono in un match intenso. L’Italia, allenata da Marco Bonitta, schierava talenti come Elisa Togut, Eleonora Lo Bianco e Francesca Piccinini. Cuba, guidata da Yumilka Ruiz, prevalse per 3-1 (32-30, 17-25, 25-22, 26-24) in 1 ora e 51 minuti. Il primo set, deciso ai vantaggi, fu emblematico della combattività di entrambe le squadre. Nonostante la sconfitta, l’Italia dimostrò resilienza: superò la Grecia (3-0) per qualificarsi ai quarti, batté la Corea del Sud (3-0), la Cina (3-1) e gli Stati Uniti (3-2) in finale, conquistando il primo (e per ora unico) storico titolo mondiale. Cuba si classificò quinta, ma quel match sottolineò il potenziale azzurro.
Nel 2007, la Coppa del Mondo in Giappone fu un punto di svolta. La competizione garantiva la qualificazione olimpica alle prime tre classificate, e l’Italia, allenata da Massimo Barbolini, era determinata a dominare. Il 15 novembre, le azzurre affrontarono Cuba e vinsero per 3-0 (27-25, 25-19, 25-16). La partita, decisa da un primo set combattuto, vide l’Italia prendere il controllo grazie a Simona Gioli, Francesca Piccinini e Taismary Agüero, ex cubana naturalizzata italiana per la prima volta in campo contro le sue ex-connazionali. Questa vittoria spianò la strada al trionfo italiano in Coppa del Mondo e alla qualificazione per Pechino 2008. Per Cuba, settima, fu un segnale del declino rispetto agli anni d’oro.
La rivalità Italia-Cuba è una storia di transizione: dal dominio cubano degli anni ‘90 all’egemonia italiana degli ultimi due decenni. I precedenti parlano chiaro su 77 match disputati (molte amichevoli) 55 le vittorie di Cuba, 26 quelle delle Azzurre. Il match del 2002 fu una lezione per un’Italia in crescita; quello del 2007 segnò il suo trionfo; la sconfitta del 2010 fu un passo falso in un percorso glorioso. Oggi, l’Italia è una potenza consolidata, mentre Cuba cerca di ritrovare il suo posto, cin una formazione di giovanissime.
Foto dell’archivio di Fiorenzo Galbiati