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Pallavolo FIVBWomensWCH – 23 anni dopo Berlino 2002 l’Italia femminile è nuovamente campione del Mondo

(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Dopo 23 anni meno 8 giorni l’Italia della pallavolo femminile ritorna sul gradino più alto del podio del Mondiale femminile. Allora a Berlino fu Manuela Leggeri (oggi componente dello staff tecnico di Julio Velasco) ad alzare il trofeo, oggi è stata Anna Danesi, due centrali, quasi un testimone che è passato da una mano all’altra.

In questi quattro lustri abbondanti l’Italia del volley femminile ha percorso tantissima strada: ha vinto Europei e World Cup, Nations League ed Olimpiadi. Le donne delle schiacciate sono in questo momento sicuramente il movimento sportivo di squadra femminile più grande, ma la consacrazione che ti da il poter gridare come ha fatto Alessia Orro davanti alle telecamere di Rai1 “siamo campionesse del Mondo” probabilmente non ha eguali.

Per arrivare ad un traguardo che nessuno sport di squadra femminile italiano ha mai tagliato in precedenza c’è voluto un gran lavoro di migliaia e migliaia e migliaia di persone. Insieme al ritorno meraviglioso quanto inaspettato di una “maestro” come Julio Velasco alla guida di un gruppo di fuoriclasse che lui ha saputo completare a livello psicologico e tecnico, portando dei piccoli fondamentali tasselli in questa squadra delle meraviglie.

Questo sulla Turchia è un trionfo di un gruppo che è passato per il purgatorio delle delusioni, quella Mondiale 2022, seguita all’assalto olimpico fallito nel 2021. Un trionfo raggiunto attraverso un percorso da fantascienza, fatto di 36 vittorie consecutive in manifestazioni ufficiali. Probabilmente ottenuto con una affermazione soffertissima, ancora più bello perché all’inizio del quinto set l’Italia sembrava spacciata. Ma la sorte è cieca e il trionfo di Danesi e compagne è giusto e logico, al di là della esibizione in finale.

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