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Pallavolo FIVBMensWCH – De Giorgi e il Mondiale: ““Diverse squadre possono puntare al grande obiettivo, ma parliamo di centimetri…”:

Alla vigilia dei Mondiali di pallavolo maschile, al via domani nelle Filippine, Ferdinando “Fefè” De Giorgi, commissario tecnico dell’Italvolley, racconta la sua filosofia in un’intervistaa Michele Antonelli per Adnkronos. Con un oro mondiale da difendere, il ct azzurro rinfresca il concetto al centro del suo ultimo libro, Egoisti di squadra (Mondadori), spiegando come l’egoismo, se ben canalizzato, possa diventare il motore di un gruppo vincente. “La parte egoistica è un’ambizione che deve esserci nella crescita. Se vuoi realizzare qualcosa di importante, devi diventare un egoista di squadra. Mettere un certo modo di fare a disposizione del gruppo”, afferma De Giorgi. Il suo pensiero è chiaro: l’egoismo non è egocentrismo, ma una forza positiva, una spinta individuale che si trasforma in valore collettivo. “La squadra è composta da persone diverse, che fanno cose nello stesso modo. Non devi cambiare il tuo carattere, ma metterti a disposizione. L’egoismo è la voglia di realizzare qualcosa, come dire ‘voglio diventare campione del mondo’. Ma poi devi agire in relazione agli altri, chiedendoti se le tue azioni sono utili al contesto. Senza valori, è difficile aiutare la squadra”.
L’Italia arriva ai Mondiali con un bagaglio di successi e qualche incognita. La recente finale nella Volleyball Nations League (Vnl), conclusa con un argento, è un segnale di continuità e crescita. “L’argento sembra una cosa sfigata, ma non lo è. È una finale, e giocarla significa aver raggiunto un obiettivo importante. Le emozioni di una sconfitta non devono oscurare il percorso”, spiega De Giorgi.

La Vnl ha offerto feedback preziosi, ma anche una battuta d’arresto: l’infortunio di Daniele Lavia, una perdita pesante a ridosso della competizione. “È stata una bella botta, inaspettata, sia dal punto di vista umano che sportivo. Ma non possiamo piangerci addosso. Bisogna trovare forza anche da eventi non felici, trasformandoli in voglia di fare”.
L’Italia, reduce da un quarto posto alle Olimpiadi di Parigi e da un invito al Quirinale dal presidente Mattarella, si presenta con un gruppo giovane, frutto di un ricambio generazionale che non ha intaccato la competitività. “Da quattro-cinque anni giochiamo sempre per le medaglie in tutte le competizioni importanti: Europei, Mondiali, Olimpiadi. Ora ci abbiamo messo anche la Vnl. Non è semplice assestarsi a livelli di eccellenza”, sottolinea il ct.
A Parigi, nonostante il mancato podio, l’Italia ha mostrato di essere tra le grandi, e l’incontro con Mattarella ha rafforzato una mentalità nuova: “Il Presidente ha dato una spallata alla mentalità sportiva italiana. Da ct, devo valutare il risultato, ma anche il percorso. Contro gli Stati Uniti, nella finale per il bronzo, potevamo giocarcela. Ma il dato è che siamo sempre lì, a combattere per le medaglie”.

Il Mondiale rappresenta una nuova sfida, con avversarie di altissimo livello. “Diverse squadre possono puntare al grande obiettivo, ma parliamo di centimetri. Nel volley, un set o una situazione può decidere tutto”, avverte De Giorgi.
La forza del gruppo azzurro sta anche nei suoi riti, come l’urlo “Noi Italia”, scelto dai giocatori per esprimere l’orgoglio di rappresentare la Nazione. “Rappresentare l’azzurro sta davanti a tutto”, dice il ct, che non nasconde un sorriso parlando della sua gatta Grace, “consigliera” nelle convocazioni: “Se alza la zampetta mentre sono al computer, significa che devo pensarci un attimo”. Con intensità, partecipazione e un egoismo di squadra ben calibrato, l’Italvolley è pronta a giocarsi le sue carte nelle Filippine, con l’obiettivo di confermare il titolo mondiale e continuare a scrivere la storia di un gruppo che sogna in grande.