Pallavolo FIVBMensWCH – La Bulgaria di Blengini è una solida realtà, supera 3-2 la Slovenia ed entra nella F16

La rinnovata Bulgaria di Chicco Blengini è la nuova solida realtà del volley mondiale. Guidato dai due fratelli Nikolov, il sestetto balcanico, ha colto a spese della Slovenia la seconda vittoria del Mondiale ed ha conquistato un posto tra le migliori 16 della rassegna iridata, ipotecando anche il primo posto nella pool E.
I bulgari si sono imposti con un combattutissimo 3-2 (25-19 25-14 18-25 23-25 15-13) alla squadra guidata da Fabio Soli, dichiarata aspirante al podio iridato, lo hanno fatto giocando i primi due set in maniera spettacolosa, subendo nel terzo e nel quarto l’orgogliosa rimonta slovena e giocando un tie-break vietato ai deboli di cuore.
Eccezionale la prova in regia e non solo di Simeon Nikolov, sicuramente un palleggiatore destinato ad una carriera molto luminosa (andato a segno 10 volte). Determinante quella del fratello Aleksander top scorer di una sfida interminabile in cui ha siglato 26 punti, nonostante nel terzo e nel quarto sia stato marcato costantemente dal muro sloveno, ma capace di rialzare la testa nel finale della gara andando a segno a ripetizione sia dei 9 metri sia in attacco. Accanto a loro giusto sottolineare quello che ha saputo fare tutt il complesso con Atanasov e Asparuhov in attacco e ricezione, con Grozdanov e Petkov al centro e con il generoso in difesa.
Ad una Bulgaria con 3 martelli, la Slovenia ha risposto schierando i suoi 2 opposti: Toncek Stern e Nik Mujanovic (questo in posto 4 al posto dell’indisponibile Tine Urnaut). La squadra di Soli ha supbito il muro bulgaro nei primi 2 parziali, poi si è svegliata e per oltre 70 minuti ha giocato un grande volley rimontando i due set di svantaggio e guidando per quasi tutto il tie-break. A cambiare il finale che sembra ormai vinto è stato un challenge chiamato dal bravissimo Chicco Blengini, che ha riportato il match in parità sull’11-11. Nel quinto set ci sono stati scambi da “fantascienza”, difese al limite dell’impossibile, ma alla fine è stata la Bulgaria meritare.