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Pallavolo FIVBMensWCH – La Turchia scrive la storia: è tra le prime 8 al Mondiale maschile, Mandiraci protagonista con i suoi servizi

La Turchia ha compiuto un’impresa storica, qualificandosi per la prima volta ai quarti di finale di un Campionato Mondiale di pallavolo maschile, dopo aver sconfitto in rimonta i Paesi Bassi. Nel match disputato a Pasay City, la Turchia ha saputo reagire con determinazione dopo aver perso il primo set, imponendosi poi con un netto 3-1 (27-29, 25-23, 25-19, 25-19), grande protagonista nel parziale finale il martello di Piacenza Efe Mandiraci, che con tre servizi vincenti consecutivi in avvio ha lanciato la squadra di Boban Kovac. L’avversario dei turchi nei quarti di finale sarà la vincente della sfida tra Polonia e Canada che sta per iniziare

L’andamento della partita – La gara è iniziata in modo molto equilibrato, con il primo set che ha tenuto il pubblico col fiato sospeso fino all’ultimo scambio. Nonostante la Turchia abbia annullato ben quattro set point olandesi, i Paesi Bassi sono riusciti a chiudere in proprio favore il parziale, grazie a un attacco vincente di Bennie Tuinstra. La reazione turca non si è fatta attendere: nel secondo set, la squadra ha saputo tenere testa agli avversari, superandoli in volata dopo un 22-22 che prometteva un altro finale al cardiopalma. La svolta è arrivata nel terzo parziale, dove la Turchia ha letteralmente dominato il campo, prendendo il largo e mettendo una seria ipoteca sulla vittoria. L’inizio del quarto set è stato un assolo turco, con un break iniziale di 4-0 propiziato da tre ace di **Efe Mandiraci**. Il vantaggio è stato mantenuto fino alla fine, con lo stesso Mandiraci che ha siglato il punto decisivo per la storica vittoria.
A livello statistico, la Turchia ha superato gli avversari in tutti i fondamentali. Il team ha messo a segno ben 12 muri vincenti contro i 5 dei Paesi Bassi, 8 ace contro 4 e 59 schiacciate vincenti contro 56. L’unico dato in cui i turchi sono stati in svantaggio è quello degli errori non forzati, 23 contro 22, a dimostrazione di una prestazione più incisiva ma a tratti meno pulita.

I protagonisti – L’opposto turco Adis Lagumdzija è stato il migliore in campo con 28 punti, frutto di un’impressionante percentuale d’attacco del 57%, due ace e un muro. A ruota, il compagno di squadra e schiacciatore Efe Mandiraci, autore di una prestazione da 15 punti. Ottima anche la prova dell’altro schiacciatore Mirza Lagumdzija, che ha contribuito con 13 punti, di cui tre a muro. Da sottolineare anche l’eccellente performance del centrale Bedirhan Bulbul, che ha totalizzato 12 punti, tre dei quali a muro e tre con la battuta, con un’impressionante efficacia offensiva del 67%.

Le dichiarazioni del dopo partita – L’euforia per il risultato è stata palpabile. Un esultante Mandiraci ha dichiarato a VBTV dopo la partita: “Questa partita ha un’importanza storica per noi, perché non siamo mai arrivati tra le prime otto di un Campionato del Mondo. Siamo davvero felici, abbiamo fatto un lavoro straordinario e sono orgoglioso della mia squadra. Abbiamo imparato a giocare insieme ed è per questo che abbiamo fatto un ottimo lavoro. Non voglio parlare troppo, ma, ancora una volta, sono orgoglioso della mia squadra!”.
Anche altri atleti hanno espresso la loro gioia sui social media. Vahit Emre Savas ha scritto: “Siamo un passo avanti, ma non ci fermeremo. Stiamo scrivendo una storia incredibile.” Il libero Murat Yildirim ha aggiunto: “La nostra determinazione ci ha portato fin qui. Non è solo una vittoria, è un messaggio per tutti. Continueremo a lottare per il nostro sogno”. Queste parole evidenziano la grande motivazione e lo spirito di squadra che hanno spinto la Turchia a raggiungere questo traguardo storico.
Sul versante olandese, l’opposto Michiel Ahyi ha guidato la squadra con 21 punti, seguito dallo schiacciatore Tom Koops con 14. Nonostante la sconfitta, Ahyi ha commentato a fine partita: “Abbiamo dato tutto e penso che dovremmo esserne davvero orgogliosi. Ce ne andiamo a testa alta. Abbiamo provato davvero ogni cosa, ma oggi la Turchia è stata semplicemente migliore. La Turchia è stata migliore, e mi fermo qui”.

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