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Pallavolo LeNostreInterviste – Gaia Guiducci: “Ritorno a Roma più matura, i 4 anni trascorsi mi hanno fatta crescere, anche come persona”

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) ‘Ex cineribus resurgo’. È il motto che sembra scolpito nel destino di Gaia Guiducci, palleggiatrice romana tornata nella sua città per guidarla in una nuova scalata. Dopo un lungo viaggio tra esperienze e maturità acquisite, rientra a Roma con un bagaglio diverso: nuove energie e la consapevolezza di poter fare ancora un salto di qualità. Se nelle ultime stagioni lo spazio non è stato sempre costante, oggi, all’interno della squadra di Beppe Cuccarini, Gaia è centrale e pronta ad accompagnare Roma verso nuove soddisfazioni.

PRIME SENSAZIONI – Le Wolves sono state impegnate in Spagna in questa fase di preparazione, mostrando subito ottimi segnali: “Sono molto contenta ed emozionata per questa stagione. Tornare in questa società, con questa maglia, mi dà una consapevolezza e una lucidità diverse rispetto a quando ero più giovane: allora era il mio primo anno in Serie A, ero ancora nel giovanile. Oggi sono una giocatrice più matura, cresciuta. Il gruppo mi sembra ottimo: siamo ragazze che lavorano bene insieme e c’è già una buona sintonia. Il torneo in Spagna, pur stancante per i ritmi e le abitudini diverse, è stato molto utile: ci siamo confrontate con squadre di livello europeo e per essere state le nostre prime partite vere penso sia stato un approccio positivo”.

NUOVA IDENTITÀ – Quattro stagioni lontano dalla sua Capitale sono state una scuola importante, da Perugia a Chieri, dove ha perso la finale di Challenge Cup proprio contro Roma: “Questi anni mi hanno fatto crescere molto, sia tecnicamente che come persona. Penso di poter portare lucidità e solidità. In realtà credo che sia un valore che possiamo dare tutte: è una squadra composta da giovani ma anche da giocatrici con tanta esperienza e maturità. Sicuramente, rispetto al mio primo anno in Serie A, oggi ho più consapevolezza. L’ultima stagione è stata importante: mi ha permesso di confrontarmi con grandi atlete e di capire che anche io posso dire la mia. Mi piace un gioco veloce, sono creativa e credo di aver affinato molto questa caratteristica. Ho velocizzato le mani, migliorato la difesa e sto cercando di rendere la battuta un’arma importante. Ma il cambiamento più grande è stato mentale: ho dovuto fare diversi “salti” di maturità come persona, oltre che come atleta. È lì che vedo la mia evoluzione più significativa”.

RISCATTO – “Quando ho firmato a Chieri non avevo aspettative particolari: volevo lavorare tanto e crescere. Sapevo quale sarebbe stato il mio ruolo e non era la prima volta che facevo il secondo palleggiatore. Con il tempo ho capito che molte cose in una stagione non dipendono da te e non vale la pena sprecare energie su ciò che non puoi controllare. Ogni volta che sono entrata in campo l’ho fatto con il cuore e con la voglia di aiutare la squadra. Forse mi sarebbe piaciuto avere più spazio perché sentivo che potevo dare tanto, ma porto con me un’esperienza importante. La scelta di Roma nasce proprio dal desiderio di avere più continuità, non da una mancanza a Chieri. Voglio dare il mio contributo e riportare questa città dove merita di stare

LE WOLVES – Con la sola Zannoni confermata nella passata stagione, spetterà anche a Guiducci e a Consoli, elementi che più di tutte rappresentano l’identità romana della squadra, creare la giusta amalgama, in un gruppo già affiatato: “Siamo caratteri semplici, ci siamo amalgamate bene e non c’è nessuna personalità predominante. Si percepisce in tutte l’apprezzamento per Roma, che non è una città facile per distanze e ritmi, ma che ripaga con la sua bellezza. Per chi come me è cresciuta qui è emozionante giocare con i colori della propria città, ma sono sicura che anche le compagne “non romane” impareranno ad amare questo posto. E non vedo l’ora di vivere il calore dei tifosi: sarà un elemento trascinante. Secondo me ogni partita è importante, soprattutto in una A2 di alto livello come questa. Molte giocatrici scese dalla A1 hanno alzato ulteriormente la qualità. Ci sono squadre che puntano al vertice e altre più “senza pressione” ma comunque molto valide. L’approccio iniziale serve per rompere il ghiaccio e dare serenità, ma la differenza la fa la continuità. Conta ogni punto, anche perché te li porti dietro nella seconda fase”.

IL RAPPORTO CON I TIFOSI – Ad accogliere Gaia Guiducci nella Capitale quest’anno ci sarà “Il Branco”, la calorosa curva del team: “Il tifo è un valore aggiunto ovunque. In ogni squadra ho trovato persone che ti sostenevano, ed è bello vedere la fiducia che ripongono in te, il tempo che ti dedicano. Anche una minima attenzione da parte tua può significare molto per loro. Roma non l’ho mai avuta a favore, quindi sono molto curiosa di sentire questo calore. So che saprà esprimere tutta la sua romanità”.

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