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Azzurri

Pallavolo FIVBMensWCH – Quattro chiacchiere con Alessandro Michieletto (testo e audio) alla vigilia della semifinale con la Polonia

Vigilia della semifinale del Mondiale maschile. Un Ale Michieletto sereno e fiducioso ha incontrato i media italiani presenti nella capitale delle Filippine. Una decina di minuti passati insieme con quella semplicità che contraddistingue il campione azzurro e la spontaneità classica del mondo della pallavolo, dove ognuno con il rispetto dei ruoli si esprime in libertà

Io non vi ho mai visto a voi uscire nella fanzone… Ieri dopo dopo Bulgaria-Usa, anche perché c’erano 10.000 persone, praticamente Manila è impazzita dietro alla pallavolo…
Sì, noi siamo venuti già anche in VNL due volte e ti posso assicurare che anche in VNL, che non è il Mondiale, le arene sono state sempre piene, le Fans sono pazze, poi urlano, un casino. Sono malati di pallavolo. Infatti è bello giocare qui.

Hai l’impressione che gli interessi più il personaggio che la partita?
Forse sì, forse non ne capiscono neanche tanto di volley, ma per loro qua siamo degli idoli. Siamo veramente come i calciatori in Italia, per dire. Anche qua in hotel, nella stanzetta vengono dentro solo per fare un po’ di foto. Ogni tanto sarebbe bello avere un po’ di privacy, sicuramente.

Adesso c’è la Polonia. Come ha detto il collega, era quello che ci si aspettava. Una Polonia con cui avete già giocato diverse volte, pure te che sei solo da 4-5 anni in Nazionale. Quante volte la hai affrongtata in partite decisive?
Troppe (ride). Quando giochi contro la Polonia devi essere felice perché vuol dire che sei arrivato in fondo alla competizione. E già questo è tanta roba, visto anche, come abbiamo detto prima, le sorprese che ci sono state. E’ una partita da giocare con tutta la tranquillità del mondo. So che è un paradosso dirlo di una semifinale mondiale, ma questa Italia ha dimostrato, oltre che di essere in crescita nelle ultime partite, anche di sapere giocare la sua miglior pallavolo quando è tranquilla, lo so, sono un po’ le frasi scontate, quando in campo si diverte, quando si vede che ha il braccio sciolto, che le facce sono diverse, quindi non va vissuta con ansia, con un po’ di paura. – poi continua il martello azzurro – Loro sono bravi, sono forti, noi lo sappiamo. E se anche questa volta lo saranno gli si stringe la mano a fine partita. Però questa volta ci deve essere più convinzione e determinazione a fare le cose e a provarci soprattutto fino alla fine. – poi conclude ottimista – E sono convinto che se l’Italia mantiene lo standard in queste ultime due partite sarà una bella gara, e… mi fermo qui.

Paradossalmente o forse naturalmente, dopo la sconfitta è sembrata un’Italia diversa, più serena.
Secondo me c’è stata reazione, dopo quella sconfitta lì, un po’ come due schiaffoni. Ci hanno un po’ svegliato, ci hanno fatto capire che in questo Mondiale tutte le partite devi giocarle al 110%, dall’inizio alla fine. Non ci sono avversari facili. Abbiamo messo sicuramente un po’ la testa a posto e abbiamo alzato il nostro livello di gioco. Quella partita lì è stata un po’ la scossa, e da lì in poi sicuramente siamo cresciuti di partita in partita.

Però siete molto sereni, mi sembra, in campo e mi sembra anche sicuri di quello che state facendo.
Sì, questo è strano perché quando abbiamo cominciato la fase ad eliminazione diretta con l’Argentina, in quella che magari poteva essere la partita più delicata, la più nervosa, invece forse è stata la gara, insieme a quella con col Belgio, che era altrettanto importante, dove eravamo più sciolti, più sereni. E questo fa capire quanto… se noi stiamo bene, se noi siamo concentrati, siamo in campo e sentiamo che ci siamo, che stiamo giocando bene, può essere anche una partita, una semifinale, una finale, ma noi andiamo, andiamo, tranquilli.

Se c’è più pressione, questa pressione, è ovvio che siete spinti a tirare fuori il meglio di voi stessi.
Ma oddio, questo è facile da dire ma da fare… Ma io credo che quando noi in campo sentiamo che ci siamo, che i meccanismi funzionano, che le facce sono quelle giuste, può essere una finale mondiale o una partita da parrocchia e giochiamo, giochiamo bene. Quando invece siamo un po’ arrugginiti, quando non ci entrano una o due cose, iniziamo un po’ a irrigidirci, come magari è successo nella prima fase del girone, e dopo vengono fuori un po’ dei limiti, ma dei limiti che noi non abbiamo, perché siamo tutti quanti dei ragazzi talentuosi e forti, però magari iniziamo a far quel qualcosa in meno, rispetto a quando invece ci siamo, come nelle ultime partite, dove poi facciamo anche delle azioni, quelle che ho visto girere sui social.

Hai detto un attimo fa, poi gli stringeremo la mano, ma questa volta…
Ultimamente abbiamo perso anche l’Europeo, però sinceramente io non guardo al passato, è vero che la VNL è stata forse neanche due mesi fa, però per noi sportivi, che ogni giorno siamo in palestra, sembra una vita fa. Il Mondiale è un’altra competizione, un’altra partita, è inutile guardare e fare riferimento a quella partita lì. Bisogna vedere, adesso, questa Italia, che livello è, cosa sta esprimendo in campo, e sono convinto che, come ho detto prima, se c’è l’attenzione, se l’Italia la affronta come abbiamo fatto con l’Argentina e con il Belgio, sarà una bella partita, perché stiamo giocando bene, semplicemente è quello il discorso.

Il bello di questo momento dell’Italia è diverso da quello che l’Italia aveva in VNL?
Beh, questa è una bella domanda. Secondo me sì, perché siamo, proprio come gruppo, anche più forti, comunque l’estate la prepari sempre per l’appuntamento finale, che è sempre il più importante, la VNL è, vuoi o non vuoi, comunque, un torneo tosto, ossia perché fai duemila viaggi, ogni settimana in campo. Il lavoro per il Mondiale è impostato in maniera diversa, sicuramente, e vieni anche da una preparazione fisica, noi abbiamo fatto quasi quindici giorni di ritiro, una full immersion a Verona, dove abbiamo migliorato anche gli aspetti della VNL. Nella VNL ti ritrovi, parti e giochi, siamo tutti insieme in questo periodo, quindi i meccanismi sono anche un po’ più fluidi, quindi, secondo me, siamo più forti. Questo non vuol dire che se in VNL arrivi all’argento qua migliori sicuramente, però io vedo un’Italia più completa,  proprio parlando di tutti i 14, non solo quelli che scendono in campo.

Ieri, durante la giornata libera, cosa avete fatto?
No, ieri abbiamo fatto i pesi, quale giornata libera, l’ultima giornata libera è stata dopo Torino, abbiamo mangiato ad un ristorante italiano, qua vicino, tutti insieme, come sempre, e ci siamo guardati poi la partita sul telefono, perché senza pallavolo non sappiamo stare, e basta questo, basta e avanza, giusto per uscire e vedere qualcosa di diverso da questo hotel.

Vorresti stare qui adesso, o vorresti stare in vacanza?
No, adesso vorrei stare qui, sinceramente, sono venti giorni circa che siamo fuori casa, quindi anche il desiderio di tornare tra poco c’è, però questo è ancora più bello perché siamo alle gare migliori, più importanti, quindi la cosa più bella sarebbe tornare a casa con… non diciamo con cosa. 

Parliamo delle partite, guardiamo un secondo il passato, dammi due flash delle partite importanti con la Polonia, il Mondiale e l’Europeo.
Il Mondiale secondo me non avevano il giocatore più importante, però anche all’Europeo non hanno cambiato molto, sono più simili a quella di VNL sicuramente, adesso secondo me hanno scelto anche di giocare con Semeniuk come schiacciatore, che gli dà più equilibrio insieme a Leon, rispetto a Fornal, che magari sono più simili, Leon e Fornal sono più attaccanti, uno che gli dà più equilibrio, alla ricezione, in generale a tutto, ed è un giocatore molto forte, noi lo conosciamo, gioca in Italia. E’ tornato Kurek, che la VNL non l’aveva fatta, purtroppo sembra in forma. C’è Sasac, ha giocato alla VNL, che è un altro giocatore  che prende la palla alta, è più potente, è tornato anche a Huber, il centrale, però mi dà un po’ fastidio parlare di loro, sinceramente, mi piace guardare dalla nostra parte, perché molto dipende da quello.

Ti chiedo, da ricevitore, la loro battuta è pesante, qual è quella di cui faresti senza?
Loro battono bene tutti, sicuramente bisogna fare una gran partita in ricezione, è chiaro che quello che più può fare danni è se è in giornata è Leon, se Leon non è in giornata c’è Semeniuk, che è uno che ne sbaglia veramente poche e ha tanta continuità, ha la riga di uno, la riga di cinque, ce l’ha un po’ tutte, quindi hanno anche un buon mix di chi legna forte e chi dà molta continuità con una buona battuta. Bisogna essere bravi in ricezione, tutti quanti, ci saranno tante palle alte da giocare e secondo me è roba mia, ma è anche roba di tutti, perché se sono in seconda linea sono palle di Bottolo e Romanò. Ma secondo me un segreto per affrontare meglio la Polonia è non metterla sulla forza, se la metti su chi tira più forte e a sfondare il muro la perdi.

Che è stato un po’ il difetto della finale di Roma, dell’Europeo, abbiamo sofferto molto il muro loro anche su ricezione buona…
Può essere, adesso un po’ me lo sono dimenticato per fortuna. Bisogna essere molto fastidiosi, anche io che sono abituato ad andare a menare forte secondo me qualche palla dovrò giocarla più “sporcaccione”, cercare più mani out, qualche rigiocata così perché se no il muro… certo, ogni tanto bisogna tirarla, perché se no solo pallette…

C’è uno di voi che ce l’ha proprio dentro questa palla fastidiosa?
La sappiamo fare tutti, poi c’è chi la usa di più chi la usa di meno, Mattia è uno che sa a farne parecchie, ha una bella parallela, lui può prendere la mano esterna del muro, no look. Poi vediamo gli arbitri perché ogni tanto fischiano il pallonetto ogni tanto non lo fischiano, ce l’hanno un po’ con me… a Parigi me li fischiavano tutti.

C’è rivalità personale qualcuno della Polonia? Ma con chi?
Ah no Cioè è chiaro che io sto bene in Italia mi trovo bene con i miei compagni. No vabbè insomma il gusto di batterli c’è e ci deve essere perché insomma se no non stiamo neanche qui a parlare. Ma come è con loro ma è con tutti gli altri i francesi sono belle partite sempre a giocare c’è sempre il gusto anche perché poi dopo molte volte in campionato ci ritroviamo contro ci si scherza sopra però alla fine siamo tutti quanti gli atleti professionisti li rispettiamo tutto l’altro

Mi sembra solo Fornal sia un po’ più provocatore
Ma no ma lui fa un po’ così in partita per fare lo show dopo poi è tranquillissimo ci saluti sicuramente loro anche i polacchi nel nostro campionato non ce ne sono tantissimi forse c’è solo Seminiuk quindi non è che li conosco così bene da chiacchierarsi magari già con i francesi si ride, si scherza solo c’è un po’ più di distacco solamente perché non si è mai giocato insieme però sono molto tranquilli è più in campo magari che fanno così