Nikola Grbić, durante la conferenza stampa post Mondiale, Secondo quanto riportato da sportowefakty.wp.pl ,ha ripreso pubblicamente per uno dei suoi giocatori: il centrale Norbert Huber, che in una intervista nel tcorso del torneo iridato aveva criticato l’organizzazione dei Mondiali filippini, denunciando la mancanza di acqua calda negli spogliatoi e carenze dal punto di vista igienico, e augurandosi che “i prossimi grandi tornei si svolgano in altre parti del mondo”. Queste frasi, chiaramente, avevano scatenato tante proteste e indignazione da parte dei padroni di casa “Questo avrebbe potuto ostacolarci nella lotta per i nostri obiettivi e distrarre l’intera squadra”, ha affermato Grbić davanti ai media.
Il ct della squadra argento olimpic e bronzo mondiale, ha specificato il suo punto di vista ai nostri colleghi polacchi che lo hanno incalzato con delle domande al riguardo:
Le sue parole l’hanno ferita così tanto?
“Non si tratta dei miei sentimenti. Siamo una squadra seria e durante i tornei più importanti dobbiamo concentrarci sulle questioni fondamentali. La federazione delle Filippine non è la più ricca al mondo e, inevitabilmente, non ha esperienza nell’organizzazione di eventi importanti. Ma non è affar nostro! La squadra è andata lì per lottare per il titolo mondiale e non dovrebbe preoccuparsi se piove, se c’è l’aria condizionata e di altre questioni meno importanti.”
Ma un giocatore ha il diritto di lamentarsi se dopo la partita non può fare un bagno caldo.
“Le condizioni erano le stesse per tutti. Non c’era alcuna malizia nei nostri confronti. Per questo motivo ritengo che il comportamento di Norbert fosse del tutto inutile e non voglio che si ripeta mai più. Questo poi si ritorce contro tutta la squadra.”
E dal suo punto di vista, com’è stata l’organizzazione nelle Filippine? L’esperimento della FIVB ha funzionato?
“Ovviamente non tutto era di alto livello. Ma in realtà, anche durante la mia carriera, è capitato più volte che nelle docce ci fosse acqua fredda. Non dovrebbe essere un problema. Forse varrebbe la pena parlarne se fosse stata una cattiveria degli organizzatori nei nostri confronti. Non è successo nulla del genere e tutte le squadre hanno avuto le stesse condizioni. In generale erano buone, ma alcune cose dovrebbero essere migliorate in futuro. Il momento giusto per discuterne è dopo la fine del torneo, non durante. Temevo che potesse distrarre la squadra.”