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Pallavolo A1F – Pur nella sconfitta di Milano, Elena Pietrini è tornata protagonista

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Dopo mesi di attesa e un lungo stop che ne aveva rallentato la corsa, Elena Pietrini è tornata finalmente protagonista. Il suo rientro nel sistema della Vero Volley Milano di Stefano Lavarini ha avuto un peso specifico importante. Contro Chieri, nella seconda di Serie A1 femminile Tigotà, la schiacciatrice livornese ha ridato ritmo e ordine a un collettivo ancora alla ricerca della propria identità, che ha pagato a caro prezzo qualche calo di attenzione nel tie-break perso contro le ragazze di coach Negro.

Entrata nel terzo parziale, ha chiuso con 10 punti in due set e mezzo, frutto di 9 attacchi vincenti su 17 tentativi (52% di positività), 2 ace, 1 muro e una ricezione solida al 53% positiva, di cui 26% perfetta. Numeri che raccontano una prestazione non solo concreta, ma anche capace di incidere sull’equilibrio tattico della squadra: con lei in campo, Milano ha incrementato il side-out del 6% e ridotto gli errori gratuiti da 7 a 4 per set, segnale tangibile di una nuova stabilità. In un match combattuto fino al tie-break e vinto da Chieri 3-2 (36-34, 19-25, 25-23, 16-25, 15-12), Pietrini ha riportato in campo quella lucidità nei momenti di break che mancava alla squadra lombarda, alternando colpi rapidi e soluzioni alte con intelligenza tattica.

Accanto a un’Egonu da 24 punti e una Kurtagic sontuosa (14 punti e 8 muri), la numero 7 ha incarnato una leadership silenziosa ma riconoscibile, offrendo a Bosio maggiore tranquillità in costruzione e rendendo più fluido il gioco al centro. È ancora presto per rivedere la Pietrini dominante del biennio 2021-22, ma la sua reattività, la leggerezza nei movimenti e la precisione nei colpi fanno pensare a un ritorno ormai prossimo alla piena efficienza.

In vista dei prossimi impegni con Vallefoglia e della Supercoppa contro Conegliano, la sua continuità potrà trasformarsi in un punto di equilibrio per una Milano ambiziosa e ancora in fase di definizione. In un gruppo giovane e ricco di talento, la sua esperienza internazionale appare oggi come il collante ideale tra la potenza di Egonu e la freschezza offensiva di Piva e Lanier.

Foto di Filippo Rubin_Lvf

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