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Pallavolo A1F – Ishikawa-Herbots-Alsmeier c’è l’abbondanza in posto 4 alla base del primato di Novara

(Attilio Mercalli per iVolleymagazine.it) Il campionato di A1 femminile, dopo la disputa di sole due giornate e alla vigilia del primo dei sei turni infrasettimanali proposti dalla regular season, ha già detto molte cose. Una fra tutte, la principale, è che tutte le sue formazioni non hanno raggiunto un grado di continuità tale da metterle in condizione di avere quella che dovrebbe essere una propria identità definitiva.
Tanti i motivi, ognuna ne ha uno diverso e quindi in questa prima parte, nessuna può ritenersi solida al 100% e al riparo da sorprese. La classifica recita che delle 4 big, Novara e Scandicci sono gli unici team a punteggio pieno mentre le altre, Conegliano e soprattutto Milano, hanno già lasciato punti per strada, le campionesse di tutto uno a Busto, Milano addirittura due a Chieri, ma come ha detto il coach della Igor, Lorenzo Bernardi nel dopo derby del Ticino, i primi turni non saranno facili per nessuno, ammonendo che, forse, anche durante tutta la regular season di gare scontate ce ne saranno poche.

Ma la parziale leadership conquistata dalle fiorentine e dalle novaresi non è arrivata appunto con facilità perché anche loro hanno ancora dei problemi da risolvere perché in casa Savino, la sola Antropova, dall’alto della sua strapotenza, non può risolvere sempre da sola i match (Monviso Volley e Perugia sono state capaci di prendersi almeno un set ndr) mentre nella Igor, viceversa, è la profondità qualitativa del suo roster che di volta in volta riesce a risolve le problematiche interne in fatto di infortuni e malanni di stagione. Profondità, nello specifico, che mette in evidenza che se per ora, Bonifacio ed Igiede, tengono in piedi da sole il reparto centrali tra l’altro in grande immediato feeling con Cambi visto, che sia Baijens che Squarcini non ne vogliono sapere di uscire dall’infermeria definitivamente, è l’intercambiabilità delle attaccanti di palla alta a disposizione a fare la differenza all’interno dello stesso match anche se, come si diceva, non tutto gira ancora come l’orologio svizzero al polso di Bernardi. Il trio di posto 4 formato da Ishikawa, Herbots ed Alsmeier, ruotando a seconda delle situazioni sia a Cervia che con Busto, ha tenuto altissimo il livello mentre l’americana Mims dà garanzie non solo nel doppio cambio che il coach utilizza in corso d’opera in coppia con Carraro ma, come è successo domenica, è entrata in partita praticamente a freddo prendendo il posto di Tolok, bloccatasi nel riscaldamento e sostituita addirittura sullo 0 a 0 perché la formazione era già stata consegnata al segnapunti, mettendosi subito in moto e pesando in modo importante sia a muro che in attacco.

Una Igor che, con i dubbi del caso sull’utilizzo della sua bocca da fuoco principale ma che dovrebbe recuperare almeno De Nardi, domenica influenzata, ma ben sostituita dall’esperta Leonardi, altro punto a favore nel roster, tra domani e domenica avrà due nuovi test dove l’asticella si alzerà ulteriormente; prima, di nuovo tra le mura amiche del PalaIgor, nel derby piemontese sempre sentito contro Chieri, team capace di domare Milano e con solo un punticino in meno in classifica, e poi quattro giorni dopo la trasferta, sempre dalle mille insidie, in quel di Bergamo che si giocherà, proprio perché considerato match clou di grande fascino, non al PalaFacchetti di Treviglio ma al nuovo ChorusLife della città orobica.

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