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Pallavolo News – L’Assemblea Capitolina ha approvato l’intitolazione di una struttura sportiva alla memoria di Simonetta Avalle

L’Assemblea Capitolina ha approvato ieri all’unanimità la mozione n. 226/2025, presentata dal Consigliere capitolino e Presidente della X Commissione Sport, Nando Bonessio, che propone l’intitolazione di una struttura sportiva alla memoria di Simonetta Avalle, figura di riferimento nel mondo della pallavolo romana e nazionale. Così in una nota. La mozione impegna il sindaco e la Giunta Capitolina a verificare la possibilità di dedicare uno dei nuovi palazzetti dello sport in fase di ultimazione sul territorio della Capitale Europea a Simonetta Avalle. Le strutture potenzialmente interessate sono:

il palazzetto di via Maroi;
il palazzetto di Colli d’oro, nel quartiere Labaro;
il palazzetto di Cesano, nel XV Municipio.

Si tratta di impianti di medio livello, idonei ad ospitare competizioni nazionali di basket e pallavolo, ma anche pensati per un utilizzo da parte delle comunità locali e dei municipi. “Simonetta Avalle è stata una docente di Lettere e Filosofia che ha saputo trasformare la sua cultura in una grande passione la pallavolo, ottenendo una carriera tecnica di prestigio regionale e nazional. Ha portato i quartieri di Tor Sapienza e Casal dei Pazzi alla ribalta sportiva, conquistando la Serie A con la rappresentativa femminile cresciuta in impianti comunali. Ha allenato in diverse realtà italiane, ricevendo riconoscimenti per la sua dedizione ai giovani e per le sue competenze tecniche. È stata una figura stimata in tutto l’ambiente della pallavolo, sia come allenatrice che come dirigente”, ha dichiarato il consigliere Bonessio. “L’assessore allo Sport, Alessandro Onorato, mi ha riferito di essere disponibile a seguire l’iter per l’intitolazione, confermando il proprio sostegno alla proposta. Con questa mozione, Roma rende omaggio a una donna che ha saputo coniugare cultura e sport, lasciando un segno indelebile nella storia della pallavolo e nella formazione di generazioni di giovani atlete”, conclude Bonessio.