x

A1F

Pallavolo A1F – Spunti positivi per la Omag-Mt. Bellano: “Al momento, questo ritmo per noi è difficile da sostenere. Ma la squadra non se l’è cavata male”

Nonostante il risultato finale non premi la Omag-Mt San Giovanni in Marignano, la gara giocata al PalaSport di Cervia contro la Prosecco Doc Imoco Conegliano lascia indicazioni positive e spunti di crescita importanti. Di fronte alla squadra più forte del mondo, le ragazze di coach Bellano hanno saputo mantenere atteggiamento, coraggio e compattezza, reagendo dopo un primo set complicato e mostrando buone trame di gioco nei due successivi. Nel secondo parziale in particolare, la squadra ha ritrovato ritmo e convinzione, restando a lungo in scia alle avversarie grazie a una battuta più aggressiva e a un gioco offensivo più fluido. La squadra non ha mai smesso di lottare, mostrando carattere e voglia di misurarsi al massimo livello. Positivi anche gli ingressi dalla panchina, che hanno dato energie fresche e confermato l’unità del gruppo, uno degli elementi più solidi di questa stagione. La Omag-Mt torna dunque dal confronto con Conegliano con più consapevolezza e fiducia, pronta a rimettersi subito al lavoro in vista del prossimo impegno.

Il commento di Coach Bellano: «È stata una serata in cui Conegliano ha giocato a un ritmo che, al momento, per noi è difficile da sostenere. Secondo me, però, la squadra non se l’è cavata male, anche se il primo set è stato quello in cui l’impatto è stato più pesante. Abbiamo comunque cercato di tener botta. Nel secondo set ce la siamo giocata, esprimendo anche una buona qualità in attacco, mentre nel terzo abbiamo perso un po’ di lucidità nella scelta dei colpi offensivi. Quando torniamo alle nostre abitudini e smettiamo di osare, è evidente che quanto facciamo non è ancora sufficiente per competere a questo livello. Detto questo, se da questa partita volevamo trarre degli spunti per alzare ritmo e qualità del nostro gioco, credo che ci siamo riusciti. Ora dobbiamo continuare a lavorare, un passo alla volta, migliorando soprattutto l’intesa tra il secondo e il terzo tocco, e cercando di crescere nella gestione delle situazioni di gioco più complesse.»