La SuperLega 2025/2026 è iniziata all’insegna dell’intensità e la Rana Verona, fresca di un esordio casalingo vincente, si prepara per il secondo impegno di campionato. L’appuntamento è fissato per sabato 25 ottobre alle ore 18.00 in trasferta, sul campo della Yuasa Battery Grottazzolina.
L’avvio di stagione è stato subito significativo per il club veneto. L’esordio, infatti, ha regalato a Coach Fabio Soli una vittoria importante contro Piacenza, colta davanti a un pubblico entusiasta, che ha subito infiammato l’atmosfera del palazzetto. Un successo che ha subito dato energia e fiducia, ma che, secondo il tecnico, non deve far abbassare la guardia. A pochi giorni dalla sfida, Soli è intervenuto in conferenza stampa per analizzare il momento della squadra e presentare l’imminente trasferta marchigiana.
“Sono contento della prima vittoria perché rompere il ghiaccio in una gara in casa davanti a un bellissimo pubblico come quello di lunedì ci ha ulteriormente dimostrato l’energia che c’è intorno a questa stagione”, ha esordito Soli. La soddisfazione per il risultato e l’approccio è palpabile, ma il tecnico mantiene un lucido spirito critico. “Sono soddisfatto dell’approccio a una partita tenace e non bella. Questo ci dice che abbiamo bisogno di lavorare tanto per accrescere il nostro livello di gioco,” ha precisato.
Le aree di miglioramento sono già state individuate con chiarezza: “Su attacco e battuta facciamo affidamento, dobbiamo migliorare in muro-difesa e contrattacco perché tutto il lavoro fatto in queste fasi ci permette di mettere più pressione all’avversario”.
Concentrandosi sul prossimo avversario, Soli ha messo in guardia la sua squadra, ricordando la forza e la crescita mostrata da Grottazzolina nella scorsa stagione. “L’anno scorso, Grottazzolina ha disputato un girone di ritorno impressionante, quando li ho affrontati abbiamo faticato tanto. È una squadra che ha imparato a stare nelle difficoltà e ne ha fatto tesoro, mantenendo giocatori importanti come Petkovic, Fedrizzi e Marchisio. Mi aspetto da loro la stessa tigna,” ha dichiarato il coach scaligero. La ricetta per affrontare il match è chiara: “Dovremo tenere alto il livello di alert con l’occhio al risultato, ma anche alla performance”.
Uno dei concetti centrali ribaditi da Soli è quello di “tenacia,” definita un dettaglio fondamentale per la squadra. “Riuscire a esprimere continuità e a toglierci da posizioni di difficoltà è uno dei concetti condivisi con la squadra sin dall’inizio. Per fare questo abbiamo bisogno di un equilibrio tra parte emotiva e contenuti pratici legati alle situazioni di gioco,” ha spiegato.
La vittoria contro Piacenza ha già mostrato un tratto distintivo che Soli desidera venga consolidato. “Con Piacenza ci sono stati alti e bassi, ma mi rincuora che dopo ogni basso siamo subito ripartiti costruendo una rimonta. Caratteristica che vogliamo sia un nostro obiettivo.”
Alla domanda se vincere soffrendo sia la ricetta migliore, Soli ha risposto affermativamente, inquadrando la sofferenza come una condizione necessaria per raggiungere traguardi importanti. “I grandi obiettivi non sono gratis e i momenti di difficoltà sono un passaggio obbligatorio per raggiungerli. Bisogna viverli con questa consapevolezza.”
Il tecnico ha poi fornito un aggiornamento sulla situazione tecnica e fisica della squadra, toccando un punto specifico sul ruolo dell’opposto Darlan in ricezione nel nuovo assetto tattico. “Con le nuove regole, dove è concesso uno spostamento anticipato, per una squadra come la nostra che non fa della ricezione un basamento, avere un giocatore in più aiuta,” ha commentato. L’obiettivo non è la perfezione, ma la capacità di gestire le battute avversarie. “Il nostro obiettivo è giocare la palla, non ci importa oggi avere una ricezione perfetta, ma abbiamo le capacità di tenere le battute forti per subire meno ace e slash possibili.”
Riguardo al percorso di crescita, Soli ha evidenziato che non si può ancora pretendere il massimo: “La squadra è in crescita, a livello sia organizzativo che fisico, non si può pretendere la perfezione in questa fase.” Buone notizie, invece, da Rok Možič: “Rok sta bene, stiamo facendo un percorso e ci dà feedback ottimi dal punto di vista fisico. Ha bisogno di ritmo e di gioco perché ha dimostrato che se sta bene sul lungo periodo raggiunge livelli alti di performance.”