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Pallavolo Storie&Personaggio – Dalla Russia con entusiasmo: Yuri Romanò

Ha appena conquistato il suo secondo titolo mondiale con l’Italia, ma il tempo per celebrare è finito. Yuri Romanò, due volte campione del mondo e opposto di punta della Nazionale Azzurra, ha fatto il suo esordio con la maglia del Fakel Novy Urengoy e si è raccontato in un’intervista pubblicata sul sito ufficiale del club russo. L’arrivo in Russia ha rapidamente messo in secondo piano le emozioni iridate: “Sono successe così tante cose da allora… Sono arrivato quasi subito in Russia e mi sono unito al FAKEL. Avevo già molte altre cose a cui pensare, quindi ora sembra che i Mondiali siano passati da un pezzo,” ha rivelato Romanò.

La scelta di lasciare il campionato italiano per la Super League russa è motivata dal desiderio di mettersi alla prova in un contesto diverso e più esigente dal punto di vista fisico. Romanò, che finora aveva giocato solo a livello di club in Italia, cercava un cambiamento: “Sapevo che la Super League russa è un campionato molto forte, e la pallavolo qui è diversa: è più fisica e atletica rispetto all’Italia.”

Una decisione presa anche grazie ai consigli di figure chiave del volley internazionale. L’opposto azzurro ha ammesso di aver parlato del Fakel con l’ex libero del club Santiago Danani, ma soprattutto con il suo Ct in Nazionale, Ferdinando De Giorgi, che ha un passato da allenatore proprio a Novy Urengoy tra il 2012 e il 2014. “Sono molto felice di essere qui ora e di provare una nuova esperienza nella pallavolo e nella vita in un nuovo paese,” ha aggiunto Romanò.

L’ambientamento è in corso, supportato dalla presenza della moglie Marta e della figlia Bianca. La “barriera linguistica” resta una sfida, con il poco inglese parlato nei servizi, ma la famiglia Romanò è determinata: “Cercheremo sicuramente di imparare il russo per rendere le cose ancora più comode.” Inoltre, ci sono già piani per esplorare la Russia: “Cercherò anche di portare la mia famiglia in alcuni dei miei viaggi per vedere insieme le bellissime città russe. Verranno sicuramente a Novy Urengoy a fine novembre, dove abbiamo in programma una serie di tre partite casalinghe.”

L’impatto con la Zvezdny Arena e i tifosi di Yamal è stato subito positivo: “L’atmosfera è fantastica! Il supporto dei tifosi, la musica: mi piace davvero tutto.” Ma il due volte Campione del Mondo è rimasto particolarmente colpito dalla giovane età e dal talento della sua nuova squadra. Il Fakel è un club che punta sui giovani, e Romanò, insieme all’altro innesto Maika Ma’a, è pronto a fare da chioccia. “Sono davvero impressionato: questa è una squadra davvero giovane, ma talentuosa. Siamo pronti ad aiutarli in qualsiasi modo necessario: con il nostro gioco, i nostri consigli e il nostro supporto ai giovani,” ha spiegato. “Hanno carattere e ci impegneremo a rafforzare e valorizzare tutti i loro talenti.”

Infine, Romanò ha ironizzato sulle sue presunte origini russe, legate alla somiglianza del suo nome con “Yuri Romanov”. Nessuna parentela, ma una semplice preferenza della madre. Nonostante la confusione fonetica, Romanò tiene a specificare che il suo cognome si pronuncia con l’accento sull’ultima vocale, “Romanò”. Le prime parole in russo sono già state imparate, tra cui le formule di saluto e i giudizi di base. “Spero di poter rilasciare un’intervista in russo un giorno,” ha scherzato.
Il messaggio ai nuovi tifosi è un impegno solenne: “Prima di tutto, grazie per il supporto! Cercheremo di essere all’altezza delle vostre aspettative e di vincere il più spesso possibile per portarvi gioia.”

Foto: fakelvolley.ru

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