Pallavolo SuperCoppaM – Il pasticcio d’Arabia: il rinvio a dicembre penalizzerebbe Perugia
L’annuncio è arrivato inaspettato, celato dietro poche, lapidarie righe: la Del Monte Supercoppa 2025, che avrebbe dovuto inaugurare la stagione della Lega Pallavolo Serie A maschile il 7 e l’8 novembre a Dammam, è stata posticipata al periodo natalizio. La motivazione ufficiale, come comunicato dalla Lega stessa, è riconducibile a “motivi organizzativi legati alla migliore riuscita dell’evento” su richiesta della Federazione Saudita di pallavolo. Tuttavia, come rivelato da un approfondimento di Pasquale Di Santillo su il Corriere dello Sport, la realtà dietro questo “rinvio doloroso” è ben più complessa e affonda le radici in un aspro contenzioso tra la Federazione Saudita e la holding organizzatrice locale.
La crisi organizzativa è esplosa a causa di un recente cambio di dirigenza all’interno della Federazione di pallavolo saudita. L’accordo iniziale, con tanto di contratti firmati per ospitare la Supercoppa, era stato chiuso con la precedente leadership. La nuova dirigenza federale si trova ora in aperto contrasto con la holding incaricata di gestire l’evento. A gettare luce sulla delicata situazione è Massimo Righi, Presidente dell’associazione dei club maschili, che non nasconde la gravità del momento, spiegando che la Lega Pallavolo si è trovata suo malgrado “schiacciata dal litigio” tra i suoi due partner sauditi. È un “contenzioso tra i nostri due partner,” ammette Righi, nel quale la Lega si ritrova “prigioniera” e impossibilitata a intervenire direttamente, se non in un ruolo di mediatore.
La Lega ha tentato ogni via diplomatica, provando a mediare tra le parti fino all’ultimo momento, ma le condizioni per procedere come stabilito sono venute meno. La situazione inattesa e imprevista ha avuto ripercussioni personali significative sul Presidente Righi, il quale, in un gesto di profondo sconforto e responsabilità, ha rassegnato le dimissioni al Consiglio di Lega. Dimissioni che, al momento, sono state respinte. La posta in gioco è alta: la Supercoppa è il primo evento di rilievo della stagione e il suo spostamento o, peggio, la sua cancellazione, comporterebbe danni ingenti, non solo economici ma anche di immagine.
Attualmente, le parti coinvolte – Lega, Federazione Saudita e Holding – si sono concesse un ultimatum di 48 ore per cercare di ricomporre la frattura e valutare la possibilità di spostare la manifestazione a fine dicembre. Questa è stata identificata come l’unica data disponibile nel calendario della Lega per poter comunque disputare la Supercoppa in questa stagione. Il quadro del contenzioso è nitido, ma la soluzione è complessa: la Federazione Saudita vorrebbe procedere con l’organizzazione escludendo la holding, mentre quest’ultima si dichiara pronta a collaborare anche con la nuova dirigenza federale. A sostenere gli sforzi della Lega e a tentare di sbloccare l’impasse è sceso in campo l’Ambasciatore italiano in Arabia Saudita, Carlo Baldocci, che sta lavorando in collaborazione con il Ministero dello Sport saudita. L’intervento istituzionale sottolinea la rilevanza che l’evento, pur sportivo, riveste anche sul piano delle relazioni internazionali.
Se entro mercoledì non dovessero arrivare feedback positivi o segnali di una reale ricomposizione, la Lega sarà “costretta a prendere in considerazione soluzioni diverse,” il cosiddetto “Piano B”: riportare la Supercoppa in Italia. La scadenza per una decisione definitiva è fissata per la fine della prima settimana di novembre, un deadline essenziale per cercare di limitare i danni già subiti dall’organizzazione e dai club. Il rinvio a fine dicembre, pur essendo la via preferibile per mantenere l’accordo internazionale, crea già un notevole problema di calendario e logistico per la Sir Susa Vim Perugia. I “Block Devils” saranno infatti impegnati, fino al 21 dicembre, nel Mondiale per Club. Inserire immediatamente dopo, nel periodo natalizio, la Supercoppa comporterà un tour de force agonistico per la squadra umbra, rendendo “davvero complicato” tornare subito a lottare per un altro titolo con la necessaria preparazione fisica e mentale.
L’increscioso rinvio della Supercoppa maschile, dunque, è molto più di un semplice cambio di data: è la cartina di tornasole di una difficile dinamica internazionale che, per un litigio tra un partner e l’altro, rischia di compromettere la regolarità e la preparazione della stagione di alto livello della pallavolo italiana. La speranza è che le prossime 48 ore portino chiarezza e, soprattutto, una soluzione che possa salvare l’evento e ridurre al minimo i danni per i club coinvolti.

