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Pallavolo A1F – Kate Antropova, l’arma letale della Savino Del Bene Scandicci

(Carlo Lisi per il Corriere dello Sport) La vittoria in rimonta conquistata domenica dalla Savino Del Bene Scandicd sul campo ddTIgor Gorgonzola Novara non è soltanto un importante risultato per la classifica, ma è l’ennesima conferma del ruolo centrale di Ekaterina Antropova nelle ambizioni della squadra toscana. L’opposto dasse 2003, che le compagne e i tifosi chiamano affettuosamente Kate, è già un pilastro non solo della squadra di Gaspari, ma anche della Nazionale, con un palmarès che, alla sua giovane età, conta già l’oro Olimpico a Parigi 2024 e l’oro Mondiale a Bangkok 2025.

Dalle dfre incredibilmente positive nel campionato in corso si comprende quanto le ambizioni della Savino Del Bene, nella intensa stagione 2025-26 che la vede in campo in Al, nel Mondiale per Club e in Champions League, passino inevitabilmente dalla sua stella più luminosa. Secondo le statistiche ufficiali della serie Al, Antropova è attualmente la Best Scorer con 167 punti realizzati, ma la sua influenza” sulle vittorie non si ferma all’attacco: èia migliore giocatrice del campionato in battuta con 18 ace ed è al terzo posto nella dassifica dei muri vincenti con 17 block, dietro solo a Kurtagic e Gray (19) : una vera arma totale, oltre che letale. La sua importanza assoluta nel gioco di Scandicd è emersa appieno nella “battaglia” di Novara, dove le piemontesi di Lorenzo Bernardi sono arrivate ad un passo dal 3-0 prima di venire rimontate e travolte dalla potenza e dalla precisione della ragazzona di origine russa, nata in Islanda, ma pallavolisticamente italiana al 100%. Ekaterina Antropova ha commentato con la solita semplicità un match di grande intensità «Nel primo set loro hanno avuto una percentuale di ricezione, secondo me, assurda. E’ stato davvero diffìtile giocard contro. Noi siamo stati brave a rientrare, a crederà fino in fondo e didamo che adesso siamo uno pari dopo il ko patito nella Courmayeur Cup».

Ma a rendere ondale la prova di Antropova è stato il suo “cambio di passo” dal- la seconda metà del terzo set in poi, culminato in un naie 81% in attacco nel quarto parziale, dove hamessoa terra 9 palloni su 11 tentativi. È stato questo scatto di rendimento a spingere Scandicd verso la rimonta e il successo finale, a dimostrazione che, pur potendo contare su un roster ricco di campionesse, è Kate a fare la vera differenza nei momenti crudali, non si offendano le tante fuoridasse che giocano accanto a lei».

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