(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) La carriera nel volley di alto livello per Mattia Boninfante è appena iniziata, ma nel suo percorso c’è già una Coppa Italia vinta da protagonista con la Lube nella passata stagione. Un trofeo che, come tutto il cammino dell’anno sportivo appena chiuso, ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo a Civitanova, perché oggi il palleggiatore è chiamato a confermarsi con responsabilità crescenti in un gruppo che ha cambiato qualcosa, ma non l’identità: entusiasmo, fame, coraggio. La Lube di Coach Medei ha iniziato la nuova stagione con consapevolezze diverse rispetto a un anno fa, quando quel nucleo giovane era considerato la sorpresa. Oggi non più: oggi è un riferimento, una squadra che porta addosso le aspettative. E con essa, anche Boninfante.
CRESCITA – Il palleggiatore racconta così il nuovo impatto della stagione, partendo dal confronto con l’ultimo anno: “Guardando al di fuori, la nostra considerazione dall’anno scorso a quest’anno è cambiata molto, sia magari in noi stessi, perché l’anno scorso la maggior parte di noi doveva dimostrare il proprio valore, dimostrare ciò che era in grado di fare. Invece quest’anno siamo arrivati all’inizio con un’altra consapevolezza e anche dalle altre persone, perché giustamente quando si riesce a fare delle cose belle e importanti, come abbiamo fatto l’anno scorso, le aspettative sono cambiate. Però siamo consapevoli di questo, abbiamo voglia di lavorare e di continuare a migliorare.”
TECNICA -“Penso che l’anno scorso sia partito tutto da un’impostazione del mio gioco abbastanza sul centro della rete – racconta il figlio d’arte – Mi piace molto il gioco primo tempo-pipe, quindi acquisire un po’ di sicurezza giocando sempre di più mi permette di sviluppare quest’arma. Più giochi e più devi leggere le scelte delle altre squadre, e quindi è importante riuscire a cambiare piano partita anche durante la gara, per avere sempre un passo avanti rispetto alla tattica degli avversari.”
LA STAGIONE – Il campionato è appena cominciato, ma la classifica dice già che la Lube è nel gruppo delle grandi. E con essa Verona, in cima alla classifica, rappresenta la possibile squadra da battere: “Su Verona penso di sì. L’anno scorso si era già visto che erano pronti a giocarsi partite importanti. Il loro salto di qualità più grande quest’anno è stato nel ruolo del palleggiatore: avere Christenson è un’arma in più, perché oltre a mettere in partita i bomber riesce a coinvolgere tutti gli altri. Sono sicuramente da considerare nella lotta per le prime posizioni. Penso dal canto nostro che possiamo ripeterci, perché abbiamo preso la parte buona dell’anno scorso, ovvero la consapevolezza. Ma nessuno qui si sente arrivato. C’è tanta voglia di lavorare e migliorare ogni giorno. Le squadre che arrivano in fondo sono quelle che crescono di più durante l’anno, e noi sappiamo che per essere anche quest’anno competitivi dovremo lavorare al massimo ogni giorno.”
CHAMPIONS – A livello europeo il ritorno in Champions rappresenta molto. Anche sul piano emotivo: “Giocare la Champions è qualcosa di molto gratificante, anche perché ce la siamo conquistata sul campo. La Challenge l’anno scorso ci è sfuggita per poco e ci è rimasto un po’ di amaro in bocca, ma ripartire dalla competizione più importante è qualcosa che ci può far migliorare e divertire.”
OBIETTIVI – Sul piano personale, l’obiettivo è chiaro: “Vorrei avere meno passaggi a vuoto possibile e mantenere uno standard minimo di prestazione sempre alto. È fondamentale per il mio ruolo, che è la mente della squadra.” L’ultima novità tecnica è l’adattamento al sistema con Nikolov in posto due, ruolo diverso rispetto all’anno scorso: “Cambia un po’, perché il modulo classico era più facile da ricordare. Quest’anno in alcune rotazioni attacca Loeb dalla seconda linea, in altre Alex, ed è più facile dimenticarsi qualcuno. Ma è una sfida interessante, e sento di essere migliorato nel gestire queste rotazioni diverse.”
LUBE 2.0 – Il percorso della squadra di Medei sembra tracciato, ma lasciamo al giovane regista del club tracciarne le linee: ”La Lube di quest’anno è una squadra ancora più coraggiosa. Nessuno ha paura di prendersi responsabilità, anche sbagliando. Possiamo essere ancora più offensivi, soprattutto in battuta, dove è vero che ogni tanto ci prendiamo qualche rischio, ma per ora ci ha portato tanti punti. La cosa importante è sempre presentarsi con la stessa determinazione.”
