Pallavolo LeNostreInterviste – Kamil Semeniuk ‘Quarto atto’
(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) C’è un polacco che, in quattro stagioni, ha messo radici profonde in Umbria. Kamil Semeniuk, schiacciatore della Sir Susa Scai Perugia, è ormai uno dei simboli del progetto dei Block Devils, punto di riferimento tecnico e carismatico di una squadra che non ha mai smesso di puntare in alto. Con il suo arrivo di fatto, passo dopo passo, Perugia ha continuato a imporsi in Italia ed anche in Europa, mantenendo un’identità precisa, fatta di ambizione, stabilità e qualità diffusa in tutti i reparti del roster a disposizione di coach Lorenzetti.
INIZIO – L’avvio di stagione ha visto la Sir subito nelle prime posizioni, a un solo punto di distanza da Verona. E proprio il nuovo equilibrio del campionato è uno dei primi temi che Semeniuk affronta con lucidità: “Credo che ci siano più di due squadre in grado di vincere il campionato italiano. Di stagione in stagione la SuperLega diventa sempre più forte e il numero delle pretendenti allo scudetto aumenta”. Perugia resta tra le favorite, ma il livello generale si è alzato e ogni settimana le distanze sembrano ridursi. “Le squadre si rinforzano con giocatori di altissimo livello – osserva lo schiacciatore argento olimpico con la sua Polonia – e il vincitore dello scudetto non è mai scontato fino alla fine”.
CONTINUITÀ – In un contesto così competitivo, la continuità rappresenta un valore aggiunto. Perugia, rispetto ad altre big, ha cambiato poco, mantenendo l’ossatura tecnica e la guida di Angelo Lorenzetti. Un fattore che può rivelarsi decisivo: “All’inizio della stagione può essere un vantaggio. Le squadre che hanno cambiato tanto avranno bisogno di tempo per trovare la giusta intesa, mentre noi non dobbiamo ripartire da zero. Possiamo concentrarci su altri dettagli per migliorare ulteriormente il nostro gioco rispetto alla scorsa stagione”. Semeniuk è stato uno dei primi “mattoni” messi insieme per arrivare a vincere prima in Italia, tra Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa, alla Champions nella passata stagione: “Quando sono arrivato la squadra era già molto forte. Da allora abbiamo vinto diversi trofei e la cosa che mi rende più felice è la continuità: anno dopo anno il club ha scelto di dare stabilità al progetto e di mantenere lo stesso allenatore. È una filosofia che sta portando risultati e ci permette di crescere costantemente”.
ESPERIENZA – Sul piano personale, Semeniuk ha ormai pienamente assimilato la cultura sportiva italiana. Arrivato a Perugia con un bagaglio già ricco di esperienze internazionali, ammette di essere cambiato molto: “Penso di aver acquisito ancora più esperienza, sia a livello tecnico che nella gestione della pressione. Perugia è un club dove conta sempre la vittoria, e questo ti costringe a dare il massimo ogni giorno. È un ambiente esigente, ma anche incredibilmente stimolante: la pressione può pesare, ma ti spinge a dare sempre il 200%”.
MARGINI – In questo avvio Perugia pur vincendo, non si è mostrata subito al 100%. La battuta, da sempre marchio di fabbrica della Sir, è un’arma ancora in fase di assestamento: “È solo l’inizio della stagione, e non stiamo ancora mostrando tutto il nostro potenziale. Il servizio è un fondamentale che può cambiare il corso di una partita e sono convinto che, col tempo, tornerà a essere una delle nostre armi principali”. Al quarto anno con questa maglia, l’obiettivo per l’asso polacco non ha una forma precisa: “Accetterei a occhi chiusi qualsiasi altro trofeo conquistato con questa squadra. Perugia è costruita per vincere, e non è diverso nemmeno in questa stagione”.

