(Saverio Albanese per iVolleymagazine.it) Sono ormai alcuni anni che tra il sodalizio pallavolistico giallorosso guidato dal cavaliere Pippo Callipo e l’Amministrazione Comunale di Vibo Valentia non ci siano rapporti idilliaci relativi a diversi aspetti, che riguardano la manutenzione dell’impianto sportivo del “PalaValentia”, l’elevato costo della Tari, ma anche e soprattutto sui rapporti istituzionali.
Il patron Pippo Callipo già nella prima decade di settembre aveva espresso il suo forte dispiacere per l’assordante silenzio dell’Ente comunale verso la sua storica società pallavolistica che in questa stagione è impegnata per il terzo anno consecutivo nel settore femminile, allestendo una autentica corazzata per centrare la terza promozione consecutiva ma anche in quello maschile, dove accantonati i fasti della Serie A1/Superlega, affronta per il decimo anno consecutivo il torneo di Serie B.
Il Presidente Pippo Callipo, in relazione alla manutenzione del “PalaValentia”, aveva inoltrato diverse pec al Comune chiedendo l’autorizzazione per effettuare, a proprie spese, lavori urgenti considerato che ci piove dentro. Il maltempo di inizio anno, infatti, ha aumentato i danni alla copertura della struttura determinando così l’infiltrazione di acqua piovana nelle vicinanze del campo di gioco. Altra grave problematica riguarda il vetusto impianto idraulico per garantire la funzionalità delle docce ormai disastrate. Si tratta di manutenzione basilare e ignorare le richieste della Tonno Callipo denota disprezzo e incuranza degli obblighi istituzionali dell’Ente. «Da parte nostra – ha sottolineato il Cavaliere Pippo Callipo – c’è sempre stata massima collaborazione con tutte le Amministrazioni che si sono succedute in Comune. Ma non ricevere alcuna risposta alle nostre richieste ci lascia basiti soprattutto considerato che da oltre trent’anni, non solo teniamo alto nel mondo dello sport, il nome della città di Vibo Valentia e della Calabria intera con risultati di gran livello ma svolgiamo anche una importante funzione sociale avvicinando alla pratica pallavolistica centinaia di bambini che compongono il nostro settore giovanile, togliendoli da pericolose distrazioni sempre più presenti ai tempi attuali».
Un altro argomento spinoso è relativo al “braccio di ferro” per l’elevato costo della TARI, che va avanti da diversi anni: «La normativa vigente infatti – mette in evidenza il presidente Pippo Callipo– prevede alcune riduzioni che il Comune continua ingiustificatamente a negarci dal 2020 in poi, costringendoci ad avviare un contenzioso per ogni annualità. Il Comune di Vibo Valentia, inoltre, persiste nel richiedere la TARI senza applicare le agevolazioni previste dalla legge, neppure a fronte degli esiti favorevoli di alcuni giudizi tributari, denotando un comportamento che si pone in evidente contrasto con i principi di buona amministrazione».
E’ lapalissiano che in una situazione del genere i margini per ricucire l’evidente “scollatura” tra l’Ente Comunale e la storica società pallavolistica calabrese non sarà affatto semplice e in tal senso arriva la “stoccata” finale del presidente Pippo Callipo, che potrebbe prendere drastiche decisioni per il proseguo della attività pallavolistica: «In queste condizioni di totale disinteresse, senza alcun rispetto dei nostri evidenti sacrifici economici e non solo, valuteremo con attenzione le diverse offerte che ci arrivano da altre parti della nostra Regione– mette i classici puntini sulla “I” il deux ex machina del sodalizio giallorosso–. Ci chiediamo, infatti, che senso abbia continuare a svolgere la nostra attività sportiva – con tutto ciò che di positivo ne consegue anche in termini sociali – in un Comune dove ci viene riservato questo trattamento, dove ci vengono persino negate risposte fondamentali, necessarie a garantire lo svolgimento della pratica sportiva e le condizioni essenziali di sicurezza –la chiosa finale del cavaliere Pippo Callipo– che riguardano l’intera collettività».
