(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) L’avventura di Guillermo Falasca al KS Norwid Częstochowa si è chiusa dopo poche settimane di PlusLiga, segnate da risultati insufficienti e da una struttura di squadra mai davvero definita. Arrivato con aspettative alte e con l’obiettivo di consolidare un club neopromosso ma molto ambizioso, l’allenatore argentino naturalizzato spagnolo non è riuscito a imprimere un’identità chiara né a stabilizzare il rendimento dei suoi giocatori. Le prime sei gare hanno evidenziato limiti tecnici e mentali: una sola vittoria, cinque sconfitte, dodici set vinti e diciotto persi, tre punti totali in classifica e difficoltà ricorrenti in ricezione, gestione del cambio-palla e finalizzazione.
Il Norwid è apparso presto fragile nella costruzione offensiva, con una ricezione al 55% che costringeva a un gioco prevedibile anche con un campione senza tempo come De Cecco in regia e con un attacco privo di continuità. Ebadipour, teorico punto di riferimento, ha sofferto un’elevata percentuale di errori; i centrali hanno inciso poco sia a muro sia in fase di pressione, mentre la distribuzione in regia è rimasta prevedibile e disomogenea. Neppure il fattore campo ha aiutato: un solo successo nelle tre gare casalinghe e zero punti in trasferta, con la sconfitta contro Chełm che ha cristallizzato la necessità di un cambio immediato.
Il club ha deciso così di interrompere il rapporto e affidare la squadra a Roberto Cocconi, giovane allenatore e già vice di Falasca a Cisterna in SuperLega, con il compito di ricompattare il gruppo e ristabilire un assetto minimo per affrontare il prosieguo del campionato: ma ieri sera è arrivato un nuovo ko contro lo Skra Belchatow per 3-1 . La stagione resta compromessa a livello di ambizioni, ma l’obiettivo salvezza è ancora ampiamente alla portata con un intervento tecnico mirato.
Ora il Norwid sta valutando una rosa di candidati per la panchina definitiva. Un nome di peso è Andrea Anastasi, tecnico dal profilo internazionale e profonda conoscenza della PlusLiga, considerato il più adatto a dare un’impronta immediata. Più flessibile ma altrettanto competente è Andrea Gardini, vincente in Polonia e capace di gestire roster giovani o sbilanciati. Alternativa più semplice e orientata alla continuità, stando a fonti polacche è Piotr Graban, tecnico emergente del movimento polacco. Una scelta rapida sarà decisiva per rilanciare una squadra che ha urgente bisogno di ordine, fiducia e una guida stabile.
