Beach Volley Brasile – Duda spiega il perché del ritiro al Mondiale: “A volte è necessario fare un passo indietro per poter andare avanti”
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Ho avuto bisogno di tempo per venire qui a parlare con voi, per poter organizzare i miei pensieri e aprirmi con tutta la trasparenza che ho sempre avuto nella mia vita. E parlare di qualcosa di così personale e intimo non è sempre facile.
Da circa un anno, ho iniziato a mostrare segni che qualcosa non andava bene. Ho avuto diverse crisi d’ansia durante alcune partite della stagione. L’ultima, e la più forte, è stata proprio nella partita contro la coppia di Porto Rico, nel girone che portava agli ottavi di finale del campionato mondiale. Abbiamo vinto la gara, ma lì è stato chiaro che dovevo rispettare i miei limiti. Era in gioco la mia salute. D’altra parte, la mia compagna già da tempo soffriva di un fastidio alla parte posteriore della coscia ed è stata costantemente sottoposta a valutazioni man mano che avanzavamo nella competizione.
È stato allora che, di comune accordo con la commissione tecnica e medica e la direzione tecnica della CBV, dopo alcune valutazioni preliminari, abbiamo deciso di non proseguire. Una decisione molto difficile, perché un atleta di alto livello vuole competere. Ma in quel momento era necessario fare una pausa.
Vivo come atleta professionista dall’età di 12 anni. Un lungo percorso di dedizione al beach volley. Quasi 11 mesi all’anno in viaggio, rinunciando alla famiglia, a esperienze che sicuramente non torneranno, per poter vivere il mio sogno. Non me ne pento. Ma a volte è necessario fare un passo indietro per poter andare avanti. E per me è arrivato questo momento. Nei prossimi mesi darò la priorità alla mia salute mentale, essenziale per le mie prestazioni nello sport e nella vita.
Condividere la mia vulnerabilità non mi rende meno forte, ma dimostra che sono umana, proprio come voi che state leggendo questo messaggio in questo momento. Ringrazio Pati, la mia squadra, la mia famiglia, il Praia Clube, gli sponsor, la Confederazione Brasiliana di Pallavolo, il Comitato Olimpico Brasiliano e tutti i tifosi per non avermi lasciato sola.
Continuiamo insieme. E tornerò più forte. Con affetto, Duda

