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Pallavolo LeNostreInterviste – Giorgia Amoruso e la voglia di crescere

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Di fronte a una stagione sì di assestamento, ma in un contesto ambizioso, nella Millennium Brescia di coach Solforati si sta imponendo con forza la personalità di Giorgia Amoruso, classe 2006, miglior marcatrice della squadra e uno dei prospetti più interessanti dell’intera Serie A2. Dopo l’esperienza a Lecco, la giovane schiacciatrice sta confermando il suo talento in un gruppo ricco di esperienza e leadership, portando quella grinta che fin qui ha reso la Millenium una delle mine vaganti del girone B, seppur con qualche rimpianto, che han frenato la corsa al vertice occupato saldamente da Talmassons.

NUOVO CAPITOLO – Il piazzamento attuale in classifica ha due volti: il primo mostra una squadra che, se in condizione, sciorina una pallavolo di alto livello, l’altro mostra le lacune, più psicologiche che tecniche, di una formazione che deve ancora imparare a conoscersi in fondo: “La stagione sta andando molto bene perché comunque stiamo lavorando nel modo migliore con Bibo (Solforati ndr), sto crescendo molto e alla fine era quello il mio obiettivo principale – il racconto della Amoruso – I risultati ultimamente non sono molto a nostro favore, però io sto lavorando sempre tantissimo per crescere. Per me vestire la maglia di Brescia rappresenta tanto. È una delle migliori società e quando mi hanno chiamato sono rimasta sorpresa. Per me significa crescita: un’opportunità da accogliere.”

PUNTI DI RIFERIMENTO – Nella crescita dell’Amoruso non mancano riferimenti nello spogliatoio, dalla pari ruolo Michieletto all’esperienza di Prandi e Parrocchiale: “Quando doveva iniziare la stagione non nascondo che il blasone delle mie compagne mi impressionava. Questo è il mio secondo anno in A2 e sapere di avere compagne così importanti mi metteva pressione. Però fin dall’inizio mi hanno sempre aiutato in qualsiasi situazione, anche in campo. La loro presenza mi aiuta a stare serena e a fare le cose nel modo migliore, oggi non posso che essere contenta di questo contesto.”

IL GRUPPO – L’entusiasmo è la parola giusta per descrivere la formazione di Solforati, capace di accendersi coralmente nelle giuste situazioni. Un gruppo atipico quello delle Leonesse, con Vernon che in posto due è sicuramente un opposto atipico e con una distribuzione ammicca al braccio potente di Amoruso: “Il coach ci chiede in primis tanta pazienza. Stiamo lavorando bene ma dobbiamo imparare a stare dentro le difficoltà durante le partite. Appena l’avversario ci mette un attimo in difficoltà e va in vantaggio di due punti, noi caliamo: è lì che dobbiamo migliorare. Tanti palloni arrivano a me? Io la vedo come un’opportunità, perché posso provare tanti colpi e fare del mio meglio. C’è poi sicuramente anche un lato negativo, sulla quale dobbiamo lavorare: senza un opposto che riesca ad incidere, purtroppo il muro su di me è sempre molto chiuso.”

LA STAGIONE – Talmassons è stabilmente in vetta, ma i riferimenti in casa Millenium sono altri: “In questo momento non penso a Talmassons che è sei punti avanti. La cosa che pesa di più è come stiamo giocando contro squadre alla nostra portata. Con Talmassons avevamo previsto di soffrire: oggi sono più forti. Il nostro obiettivo è arrivare al loro livello. C’è voglia di crescere e questo è importante. Andare in A1? Personalmente è uno dei miei obiettivi principali. Io vado in palestra per lavorare, crescere, migliorare, e ovviamente anche per vincere e giocare. Reputo principale l’equilibrio: essere costanti e non fare alti e bassi. Quest’anno ho avuto qualche crollo, però sono abbastanza soddisfatta.”

AMBIZIONI – “Io ho fatto quattro anni in nazionale, poi ho smesso per problemi personali. È un’opportunità bellissima, un sogno. Ho vinto un Europeo, sono arrivata terza a un Mondiale. Sono emozioni indelebili. Dopo due anni in cui sono stata lontana dagli impegni azzurri voglio meritarmi nuovamente la convocazione: lavoro per quello. Crescere e arrivare più in alto possibile, step by step.”