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Pallavolo A1F – La ricetta di Pietro Maschio per sfatare il tabù del trentesimo titolo

L’ultima sfida del 2025 si è trasformata in una cartina tornasole per la Prosecco Doc, evidenziando le fatiche di un periodo in cui la compagine di Daniele Santarelli sembra aver smarrito lo smalto della passata stagione. Se il 2024 era stato l’anno dell’ingresso definitivo nell’Olimpo del volley, il finale di questo 2025 ha visto riemergere difficoltà inaspettate: tre sconfitte totali su 25 match che, tuttavia, sono costate due trofei e hanno alimentato la suggestione di una “maledizione” legata al trentesimo titolo, sfiorato ma ancora non raggiunto.

A fare il punto in casa gialloblù, in un’intervista curata da Alessio Morettin per Il Gazzettino ed. Treviso, è il co-presidente Pietro Maschio. Analizzando il recente stop contro Milano, il dirigente non cerca scuse, attribuendo il merito agli avversari ma riconoscendo le lacune interne: “Abbiamo commesso errori che ultimamente capitano spesso e sui quali stiamo lavorando. Ci vorrà tempo per tornare performanti”. Tra i fondamentali sotto accusa c’è la battuta, definita “poco incisiva” più che errata, un fattore che ha agevolato il gioco milanese.

Un ruolo determinante in questo calo di rendimento è giocato da un calendario asfissiante. Maschio ricorda i tre mesi di impegni ogni tre giorni, inclusa la trasferta in Brasile con cinque gare in sei giorni a temperature torride. “Se tutto va bene, la stanchezza non si sente, ma se c’è qualcosa da sistemare manca il tempo materiale per farlo. A gennaio ne avremo di più”, spiega il co-presidente, glissando con un “no comment” sulle voci di mercato riguardanti il rinnovo di Gabi.

Non manca una stoccata ai critici social che parlano di “fine ciclo”. Maschio rivendica i successi ottenuti, sottolineando come anche i club più grandi della storia perdano finali: “Non c’è nulla di allarmante. Abbiamo perso due finali, ma il bilancio resta positivo”. Riguardo alle polemiche su un gesto di Lavarini (un dito medio catturato dalle telecamere), il dirigente spegne sul nascere ogni fuoco: “Cose futili a cui si attacca chi non sa di cosa parlare”.

In chiusura, Maschio invita all’equilibrio: la Prosecco Doc resta prima in classifica con tre punti di vantaggio e la sconfitta di Milano, contro una grande squadra, rientra nella normalità di un campionato competitivo. “L’anno scorso ci andava tutto dritto, ora ci sono giornate storte. Non è un dramma, ma serve precisione per tornare a vincere”.

Foto di Flavio Pavanello