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Pallavolo Storie – Nicolò Garello, un Mondiale da ricordare: il giovane azzurro pronto a brillare a Macerata

Un’esperienza che segna il cuore e la carriera, anche quando il campo non regala il lieto fine sperato. Nicolò Garello, schiacciatore classe 2006 della Nazionale Italiana Under 19, ha vissuto il suo primo Mondiale giovanile in Uzbekistan con la maglia azzurra, un’avventura che lo ha consacrato come uno dei talenti più promettenti del volley italiano. Nonostante il cammino dell’Italia si sia interrotto ai quarti di finale, Nicolò ha dimostrato maturità, dedizione e una fame di crescita che lo accompagneranno nella sua prossima sfida: la Serie A2 Credem Banca 2025/26 con Macerata.

Il Mondiale Under 19 ha messo in luce un’Italia competitiva e coesa, capace di dominare la fase a gironi nella Pool C con quattro vittorie in cinque match, cedendo solo alla Polonia in un combattuto 2-3. Superato l’Uzbekistan negli ottavi, gli Azzurrini hanno incrociato la Francia nei quarti, una squadra trascinata dal talento di Andrej Jokanovic, che ha poi conquistato il titolo. La sconfitta contro i transalpini ha relegato l’Italia al quinto posto mondiale, un risultato che non rende giustizia al potenziale di un gruppo affiatato e tecnicamente preparato. “Eravamo un gruppo fantastico, molti di noi si conoscono da anni – racconta Nicolò al rientro dall’Uzbekistan –. C’è rammarico, perché abbiamo battuto nel girone squadre che poi sono arrivate davanti a noi. Ma è stata un’esperienza unica, tra le più belle della mia vita, che porterò sempre con me”.

Il Mondiale ha rappresentato per Garello un’occasione di confronto con il volley internazionale di altissimo livello. “Il salto di qualità delle squadre rispetto all’anno scorso mi ha stupito – spiega –. Il livello era altissimo, molto competitivo, e questo ha reso tutto più emozionante”. Ogni partita è stata una lezione, ogni scambio un’opportunità per crescere. Anche nei momenti lontano dai riflettori, Nicolò ha assorbito insegnamenti preziosi, affinando attenzione e mentalità. La gara contro la Francia, in particolare, è stata un banco di prova significativo: “Abbiamo dato tutto, ma loro ci hanno concesso poco. È stato un dispiacere, ma abbiamo giocato al massimo”.

Ora, archiviata l’esperienza iridata, l’attenzione di Nicolò si sposta su Macerata, dove a fine mese inizierà il precampionato. La Serie A2 si preannuncia come un palcoscenico ideale per mettere a frutto quanto appreso in Uzbekistan. Il giovane schiacciatore, con il suo bagaglio di talento e determinazione, è pronto a lasciare il segno in un’annata che si prospetta intensa e ricca di sfide. Il vivaio italiano ha trovato in lui una nuova promessa, e Macerata un atleta affamato di successi. “Ti aspettiamo, campione!” è l’incoraggiamento che accompagna Nicolò verso questa nuova avventura, con la certezza che il Mondiale sia stato solo l’inizio di un percorso luminoso.