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Pallavolo Azzurri – Italia da oggi a Verona, De Giorgi analizza il momento della sua nazionale al lavoro verso il Mondiale

L’Italia della pallavolo maschile, guidata dal ct Ferdinando “Fefé” De Giorgi, intervistato da L’Arena a firma Marzio Perbellini, è pronta a scendere in campo per difendere il titolo di campione del mondo conquistato nel 2022. Dopo un’estate intensa culminata con l’argento alla Volleyball Nations League (Vnl), gli azzurri sono sbarcati a Verona, dove fino al 23 agosto si alleneranno al Forum di Basso Acquar in vista del Mondiale, in programma nelle Filippine dal 12 al 28 settembre. Le sedute, aperte al pubblico solo il 16 e il 18 agosto dalle 17 alle 19:45, vedranno tra i protagonisti anche Francesco Sani, schiacciatore di Rana Verona, aggregato al gruppo per il raduno.

L’obiettivo è chiaro: riconfermarsi al vertice, vendendo cara la pelle contro una Polonia che si sta rivelando la grande rivale. La recente sconfitta per 3-0 nella finale della Vnl contro i polacchi, dopo aver perso anche l’oro europeo lo scorso anno, ha lasciato un po’ di amarezza, ma De Giorgi resta sereno. “La Vnl è un torneo massacrante, ma bellissimo per il numero di partite disputate. L’argento è un buon punto di partenza. Per la prima volta siamo arrivati in finale, e questo ci ha dato riferimenti chiari su cosa migliorare per il Mondiale,” ha dichiarato il ct.
Nonostante le sconfitte nette in momenti clou – semifinali e finale per il bronzo alle Olimpiadi, finale degli Europei e della Vnl – De Giorgi non crede si tratti di un problema psicologico. “La verità è semplice: ci sono sei o sette squadre fortissime, come Francia, Polonia, Brasile e Stati Uniti. Tutte possono battere tutte. La differenza sta nei dettagli: un’alzata, una battuta, una difesa. Bisogna essere al top nei momenti cruciali.

”La Polonia, in particolare, si sta dimostrando un osso duro. Con una rosa ricca di schiacciatori e centrali di altissimo livello, i polacchi hanno scalzato l’Italia dalla vetta europea e ora puntano all’oro mondiale.
“Hanno una panchina lunga e una qualità impressionante in certi ruoli, un vantaggio nelle competizioni lunghe,” ha ammesso De Giorgi, commentando anche l’errore di formazione commesso dalla Polonia nella finale Vnl, un episodio raro che ha fatto discutere ma che non ha cambiato le sorti del match. “Senza quell’errore sarebbe stato meglio, ma sono cose che possono capitare,” ha aggiunto.
Il ct ha poi affrontato il tema della “panchina corta” rispetto alla leggendaria Generazione dei Fenomeni, come suggerito dal giornalista Leo Turrini. “Oggi abbiamo giovani come Bottolo e Porro che stanno crescendo, ma è fondamentale che i talenti giochino nei club, indipendentemente dall’obiettivo della squadra. Il nostro campionato è di alto livello, e chi gioca matura tecnicamente e caratterialmente,” ha spiegato De Giorgi. In quest’ottica, il raduno di Verona rappresenta un’occasione per testare nuove leve, come Francesco Sani. “Un ragazzo con grande mentalità e qualità fisiche e tecniche. Deve solo giocare per crescere,” ha detto il ct, elogiando anche Giovanni Maria Gargiulo, vera sorpresa degli ultimi anni. “Ha grinta, voglia di migliorare e si è messo in luce sia a Civitanova che in nazionale. Avere alternative in quel ruolo è prezioso.

”Parallelamente, si parla anche di Rana Verona, che con gli innesti di Micah Christenson, palleggiatore di caratura mondiale, e Darlan, opposto di strapotere fisico, punta in alto nella Superlega. “Verona ha costruito una squadra competitiva. Gli equilibri in campo saranno fondamentali, ma i presupposti per una grande stagione ci sono,” ha commentato De Giorgi.L’Italia, dunque, si prepara a un Mondiale che si preannuncia combattuto, con la Polonia come principale antagonista ma senza sottovalutare le altre big. La strada per confermarsi campioni è in salita, ma gli azzurri hanno fame di riscatto e un gruppo che, tra esperienza e giovani talenti, può sognare in grande. A Verona, sotto gli occhi dei tifosi, inizia il conto alla rovescia per le Filippine, dove l’Italia vorrà rimettere l’oro al collo.