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Pallavolo LeNostreInterviste – Marko Podrascanin: esperienza e leader al servizio della squadra

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Marko Podrascanin sarà ancora la colonna portante della Cucine Lube Civitanova, al centro del campo e della squadra, con l’esperienza e la leadership che lo contraddistinguono. Dopo la sorprendente stagione precedente, conclusa con la vittoria della Coppa Italia e l’arrivo alla finale di Challenge Cup, la squadra allenata da Giampaolo Medei riparte con nuovi obiettivi. Non più come rivelazione della Superlega, ma una certezza consolidata. Podrascanin, tornato alla Lube nell’ultimo anno, dopo avervi giocato tra il 2008 e il 2016, affronta il suo secondo capitolo in terra marchigiana con rinnovato entusiasmo e determinazione.

RIPARTENZA – “In questi giorni si respira tanto entusiasmo al palazzetto – racconta Podrascanin – Qui sono a casa. Lo scorso anno sono stato contento di poter tornare nella mia famiglia, la Lube, dove sono cresciuto. Qui ho vissuto la mia prima esperienza in Italia per otto anni, e prima di andare via avevo promesso a me stesso di tornare. All’inizio dello scorso anno, con la rosa che avevamo, volevamo essere la sorpresa del campionato. Alla fine, penso proprio che lo siamo stati. La Lube anche nella stagione 23/24 prima del mio ritorno, ha iniziato un nuovo percorso, cambiando molto la rosa: tanti giocatori di livello se ne sono andati, ma abbiamo inserito alcuni giovani molto interessanti che si sono integrati bene nel gruppo. Con il lavoro, l’entusiasmo e la dedizione dell’anno scorso, siamo riusciti a realizzare davvero cose importanti”.

NUOVI STIMOLI – Riguardo ai margini di miglioramento del gruppo, Podrascanin è ottimista: “Secondo me c’è ancora spazio per crescere. Abbiamo una squadra giovane, e si vede il miglioramento giorno dopo giorno, sia negli allenamenti sia nelle partite. Tutte le vittorie dell’anno scorso ci hanno dato esperienza, che sarà preziosa per questa stagione. Quest’estate abbiamo accolto altri tre giovani molto interessanti, e inserirli nel gruppo non sarà difficile: c’è già una buona alchimia e uno staff ottimale. L’obiettivo è ripetere i risultati dell’anno scorso, magari alzando l’asticella, considerando anche la Champions League”.

LEADERSHIP – Il ruolo di veterano porta con sé responsabilità diverse: “Essere un giocatore esperto in un contesto come Civitanova significa portare ogni giorno in palestra un peso che mi piace: dimostrare ai giovani che sono ancora un giocatore di livello e dare loro lezioni non solo sul piano tecnico, ma anche su come comportarsi come atleta professionista. Ho maturato quasi vent’anni nel campionato più bello del mondo, e voglio trasmettere questa esperienza e questa voglia di continuare a migliorarmi al resto della squadra”.

OBIETTIVI – “L’anno scorso, con una squadra più giovane e motivata, abbiamo iniziato bene, ma adesso dobbiamo pensare solo al futuro. Sono molto carico per la nuova stagione: non vogliamo solo replicare i risultati, ma anche fare qualcosa in più. La Champions League ci dà motivazione e la possibilità di dimostrare il nostro valore nella competizione più importante d’Europa deve essere uno stimolo in più.Il “Potke” ricorda con un pizzico di rammarico la finale della Challenge Cup persa l’anno scorso: “Quella Coppa intereuropea sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Quest’anno, affrontando le squadre più forti d’Europa, la motivazione è ancora maggiore, e la mia esperienza può aiutare i compagni: due anni fa, con Trento, sono finalmente riuscito a vincere la Champions League, un traguardo che ho inseguito tanto e che mi ha dato molta soddisfazione. È la competizione più prestigiosa a livello non solo europeo, ma anche mondiale. Non è facile affrontare le trasferte, i fusi orari e squadre rinforzate come quelle turche, polacche e francesi. Alzare quel trofeo è una soddisfazione indescrivibile e serve da esempio per i giovani”.

ASPETTATIVE – Il primo trofeo nazionale vinto da Podrascanin in Serbia risale al 2005. A distanza di quattro lustri, la fame sportiva comune solo a campioni di un certo calibro resta tanta: ”Il mio obiettivo principale è stare bene fisicamente. Ho risolto alcuni problemi al ginocchio con un piccolo intervento e ora posso concentrarmi sul dare il massimo alla squadra. Voglio dimostrare ancora di essere un giocatore di livello e fare la differenza in campo. È passato tanto tempo dal mio primo trofeo nazionale nel 2005, ma la passione resta intatta: ogni stagione ha la sua storia. Mi aspetto un anno pieno di divertimento, soprattutto nel nostro palazzetto, dove l’anno scorso siamo stati praticamente imbattibili. Lì abbiamo dato qualcosa in più rispetto alle trasferte, e vogliamo ripetere le emozioni vissute, dentro e fuori dal campo”.