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Pallavolo LeNostreInterviste – Helena Sassolini ha conosciuto il sapore dell’oro mondiale con l’U21

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Helena Sassolini sarà una delle protagoniste della Futura Volley Busto Arsizio, ma prima di tuffarsi nella nuova avventura in A2 si gode ancora il sapore dell’oro conquistato con l’Italia Under 21. Un traguardo che per lei vale doppio: cresciuta passo dopo passo nel biennio con la Picco Lecco, si è affermata come palleggiatrice aggressiva e carismatica, pronta ora a vivere un nuovo capitolo che potrà fungere da trampolino di lancio. Con una medaglia mondiale al collo, le prospettive diventano ancora più luminose.

IL MONDIALE U21 – L’estate del gruppo di Nino Gagliardi parte da lontano, con la vittoria mondiale che ha il sapore di rivincita per un gruppo che già nell’estate scorsa era stato protagonista in azzurro: “È stato un cammino lungo e intenso. Abbiamo iniziato ad allenarci con la Nazionale già a maggio, quindi praticamente tutta l’estate è stata dedicata a questo obiettivo. Solo quando arrivi al Mondiale realizzi davvero dove sei e cosa stai vivendo. Per me era la prima volta in una manifestazione del genere e ammetto che a tratti ero spaesata, facevo fatica a contenere le emozioni. Però è stata un’esperienza bellissima, sono felicissima del risultato e orgogliosa di aver contribuito a questa vittoria che, più di ogni altra cosa, è il frutto della nostra forza di squadra. Mi sono trovata benissimo con tutte.

LA SQUADRA – Creare la giusta alchimia in un gruppo variopinto non è mai semplice, ma nella bella pagina di sport scritta dalle azzurrine si è da subito notata la giusta intesa, fondamentale per rialzarsi anche dopo un passo falso, l’unico della kermesse, contro la Turchia: ”Nonostante il tempo fosse stretto – tre mesi insieme passano in fretta – siamo riuscite a creare subito un legame, non era scontato perchè rispetto al club i momenti per fare squadra sono di meno. Eravamo sempre pronte a darci una mano, a sostenerci nei momenti difficili e a condividere anche il tempo libero, cosa che ti aiuta molto a cementare i rapporti. Il fatto di avere tutte più o meno la stessa età, gli stessi obiettivi e le stesse ambizioni ha reso tutto più semplice. Alla fine siamo diventate davvero un gruppo affiatato e poi di riflesso ciò si è visto in campo”.

CRESCITA – Dopo esser cresciuta a Siena, la palleggiatrice toscana ha toccato con mano anche la realtà blasonata di Novara, giocando in B1, prima di prendersi un ruolo da protagonista in A2 a Lecco, in un biennio di rilievo valso la prima chiamata in azzurro, con la Nazionale Under 20 che ai Campionati Europei ha vinto la medaglia d’argento nel 2024: “Dopo il Mondiale posso dire che dal punto di vista pallavolistico ho acquisito molte sicurezze e consapevolezze: ci sono partite ed emozioni che non puoi simulare in allenamento, solo in un Mondiale puoi viverle. Ho imparato a gestire le difficoltà, l’impatto con palazzetti pieni e un pubblico a volte anche contro. Sul piano personale, è stata una scoperta. Amo viaggiare e scoprire nuovi posti, ma mai avevo fatto un viaggio così lontano: l’Indonesia mi è piaciuta molto, la gente è stata gentile e calorosa, nonostante non sia un paese che viva nel quotidiano una situazione facile. Mi ha aiutato ad aprire la mente, e il sostegno dei tifosi locali è stato incredibile: ancora oggi alcuni mi scrivono messaggi affettuosi.”

LA FUTURA – “Sono arrivata da poco, ma mi sto già trovando bene. Ho la certezza di poter lavorare con l’allenatore che mi segue ormai da due anni (Coach Milano ndr), quindi sono molto tranquilla. Il coach è una sicurezza. Ci conosciamo bene, sa come prendermi nei momenti giusti e darmi la dritta senza mandarmi in confusione. Nei momenti di difficoltà è un punto di riferimento fondamentale, e spero lo sia anche per le mie compagne. Il gruppo è giovane, affiatato e con tanta voglia di fare bene. L’obiettivo? Stare il più in alto possibile in classifica e dare sempre il massimo. Poi i risultati diranno dove possiamo arrivare”.

EQUILIBRIO – “Cerco sempre di staccare la spina dalla pallavolo quando ho del tempo libero. Studio all’università, anche se non è facile conciliare tutto: arrivi spesso stanca a fine giornata. Però appena posso mi dedico allo studio o organizzo momenti di svago, come una cena con le compagne o un’uscita al cinema. Credo sia fondamentale trovare spazi che non riguardino la pallavolo, altrimenti rischia di diventare opprimente visti i tanti impegni nel corso della stagione”.

Foto di Stefano Moroni