Pallavolo LeNostreInterviste – Federica Pelloni: “”Non posso basarmi su quello che ho fatto l’anno scorso: devo rimettermi in gioco”

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Per chi ha seguito da vicino il percorso della nuova Eurotek Laica Busto Arsizio, è impossibile non appassionarsi alla storia di un gruppo che lo scorso anno ha ribaltato i pronostici, diventando una delle sorprese del campionato. Una squadra giovane, capace di sorprendere, che oggi si ripresenta con una rosa in gran parte confermata e con innesti di grande esperienza. A guidare la seconda linea ci sarà ancora Federica Pelloni, tra le rivelazioni della passata stagione dopo tanta gavetta in Serie A2.
CLIMA RINNOVATO – La giocatrice descrive il clima che si respira alla vigilia del nuovo campionato come estremamente positivo. La conferma del nucleo storico unita all’arrivo di atlete più esperte ha portato entusiasmo e solidità. “Le sensazioni sono molto positive. Una parte del gruppo è rimasta la stessa, ma sono arrivate giocatrici di grande spessore come Gennari e Diouf. Hanno vinto tanto e possono trasmettere a tutte noi senso di responsabilità e concentrazione, soprattutto nei momenti critici. Già in allenamento e nelle amichevoli si percepisce la loro capacità di alzare il livello di serietà: è un grande stimolo per noi più giovani. So che sarà un campionato duro come lo scorso anno, ma sono molto ottimista.lo scorso anno eravamo tutte molto giovani e, in alcuni casi, inesperte della Serie A. La loro presenza sarà fondamentale non solo dal punto di vista tecnico e tattico, ma anche mentale. Hanno una lettura di gioco più rapida ed efficace, questo le rende pedine importantissime.”
CONFERME – Lo scorso anno Pelloni è stata una delle note più liete della UYBA, ma è consapevole che ogni stagione fa storia a sé. “Non posso basarmi su quello che ho fatto l’anno scorso: devo rimettermi in gioco. A livello mentale mi sento più sicura e con più fiducia in me stessa. A livello tecnico voglio crescere nella lettura delle traiettorie d’attacco e nella reattività. Ho ancora molto da migliorare e voglio lavorare tanto su questo. Qui a Busto c’è una caratteristica che più di tutte risalta ed è la familiarità. È un ambiente che ti fa sentire a casa: i tifosi vengono anche solo agli allenamenti e ricevere i loro applausi è speciale. Poi c’è la storicità del club: giocare qui è un onore, Busto è sempre stata una delle migliori società della Serie A.”
IL GRUPPO – Tra le note che più risaltano nella Uyba c’è sicuramente la forte personalità di molte atlete e l’impressione da fuori, che il gruppo riesca ad essere coeso anche nel tempo lontano dal volley: ”È fondamentale saper staccare. Ammiro molto Gennari e Genni (Boldini) per il progetto ‘Libri al Volo’: hanno unito amicizia e passione per la lettura. Avere passioni fuori dalla pallavolo aiuta a staccare mentalmente. Anche solo studiare o coltivare hobby è importante. Io, ad esempio, sto studiando Scienze Motorie, quindi resto nell’ambito sportivo, ma mi piace anche rilassarmi con le amiche o guardare la tv: serve equilibrio. In campo penso che questa squadra abbia carattere, non abbiamo mai mollato. Lo abbiamo dimostrato nelle amichevoli nonostante gli acciacchi e gli arrivi tardivi delle straniere. Non lasciamo cadere nessun pallone, siamo sempre concentrate, anche arrabbiandoci se serve: questa cattiveria agonistica deve accompagnarci per tutta la stagione”.
LA STAGIONE – Il campionato, però, sarà ancora una volta durissimo, con Conegliano, Milano, Novara e Scandicci a fare da corazzate. “Sono squadre fortissime, non ti concedono nulla. Per batterle devi fare la partita perfetta, come è accaduto con Scandicci e Novara lo scorso anno. Non è impossibile, ma serve attenzione al minimo dettaglio”.
Ripensando alla scorsa stagione, Pelloni sceglie i momenti più emozionanti della sua giovane carriera in A1. “La mia prima partita contro Conegliano resta indimenticabile, ma la vittoria casalinga con Scandicci e soprattutto il 3-0 contro Novara davanti a un palazzetto sold out sono ricordi che porterò sempre con me. Emozioni così ti fanno capire quanto sia speciale giocare qui a Busto”.