Pallavolo SL – Argilagos, la scommessa giovane di Perugia: “Esperienza unica, voglio crescere”
La Sir Susa Scai Perugia, squadra costruita per puntare in alto e con una rosa consolidata, ha trovato un elemento di spicco e novità nel giovanissimo palleggiatore Bryan Argilagos. L’atleta, da poco maggiorenne, è un esordiente in Superlega maschile, ma ha già avuto l’opportunità di mettersi in mostra sul campo. Le sue dichiarazioni, riprese da un articolo di Alberto Aglietti su pianetavolley.net, delineano un quadro di grande entusiasmo e voglia di migliorarsi.
Argilagos ha ricordato le sue prime uscite: «A Piacenza è stata una bella esperienza, poi con Cuneo sono partito titolare. Non voglio però pensare solo a quelle partite, voglio continuare a lavorare, migliorarmi e continuare a spingere per crescere». L’arrivo a Perugia è vissuto come un’opportunità eccezionale. «Penso che arrivare a Perugia sia un’esperienza unica e che non capita tutti i giorni; quindi, appena mi è arrivata l’offerta ci ho pensato veramente poco e ho deciso di accettare».
L’ambientamento, sebbene inizialmente complesso a causa del salto di categoria – «vengo da una serie B in cui le velocità sono diverse» – è stato facilitato dal clima del club. «La città è bella e tranquilla, i tifosi calorosi. I ragazzi e lo staff sono molto socievoli, mi sto trovando veramente bene con tutti quanti». L’aiuto del tecnico Angelo Lorenzetti e il feedback dei compagni sono stati cruciali per abituarsi alle nuove velocità.
Il giovane palleggiatore è lucido sui suoi margini di miglioramento: «Devo migliorare sicuramente la battuta, sto facendo un po’ più di fatica, però con un po’ di continuità sto migliorando. A livello di alzata devo perfezionare l’aspetto della precisione, a volte sui contrattacchi sono un po’ frettoloso». Quanto ai suoi punti di forza, Argilagos non ha dubbi: «Il mio punto forte è sicuramente il muro». Infine, commentando i compagni, ha spiegato che il centrale più complesso da servire per ora è Roberto Russo, a causa del minor tempo trascorso insieme in allenamento, ma si trova bene con tutti i giocatori, «ognuno con le proprie caratteristiche e con i propri punti di forza».
Foto di Michele Benda
