Pallavolo B1F GirD – Dino Guadalupi dopo la sconfitta con Vibo Valentia
(Saverio Albanese per iVolleymagazine.it) In terra calabra contro la corazzata Vibo Valentia, è arrivato il secondo stop stagionale della Star Volley Bisceglie dopo quello al tiebreak rimediato lo scorso 18 ottobre, nell’esordio casalingo contro Castellana Grotte. Il rammarico, dunque, è forte nel cast biscegliese perché la gara avrebbe potuto prendere una piega interessante con un destino diverso nel primo set, dove si è costruito vantaggi importanti (1–7, 12–16 e 14–19), ma sul rettilineo finale ha sperperato il cospicuo vantaggio, pagando a caro prezzo ogni piccola sbavatura (25–21). L’ultima sconfitta nerofucsia senza conquistare neppure un set risaliva addirittura al 28 gennaio 2024 (a Modica, nell’andata dello spareggio per la Final Four di Coppa Italia di B2, poi centrata ribaltando la situazione a Bisceglie): il tetragono collettivo guidato da Stefano Saja, che resta tale anche al netto dell’indisponibilità della febbricitante Valentina Pomili e dell’infortunata palleggiatrice Chiara Scacchetti, ha dovuto faticare per imporsi, rischiando soprattutto nel periodo inaugurale.
«Partite di questo tipo si decidono sui particolari e nei finali di set non siamo stati migliori delle avversarie– ci ha dichiarato candidamente a fine gara il tecnico brindisino Dino Guadalupi –. Il rammarico è fortissimo specialmente per il primo, nel quale abbiamo preso un bellissimo vantaggio. Vibo ha gestito bene il fondamentale del servizio e questo ci ha tolto certezze. La sconfitta è frutto più dei loro meriti che di nostri demeriti». Nonostante il passo falso nel corso della partita si sono viste anche delle riflessioni positive: «Ripartiamo da ciò che l’andamento di questo incontro ci insegna, consapevoli che di ostacoli del genere nella stagione non ce ne saranno tanti – prosegue il tecnico della attuale terza forza del girone D– ma al tempo stesso che il livello espresso dalle avversarie rappresenta un’ispirazione per il lavoro da svolgere quotidianamente per crescere e colmare il gap. Prendiamo suggerimenti e facciamo esperienza per comprendere cosa c’è ancora da aggiungere al nostro gioco mantenendo l’identità già costruita in questi mesi per essere ancora più competitivi».

