Pallavolo Giappone – Federico Fagiani: il volley di casa nostra mette una firma anche nel titolo della Jtekt Stings

(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Il volley di casa nostra mette una firma anche nel successo per alcuni versi davvero a sorpresa della Jtekt Stings nella VLeague giapponese. Sulla panchina dei neo-campioni siede, con il ruolo di vice, anche il tecnico italiano Federico Fagiani che alla sua seconda stagione nel Paese del Sol Levante ha provato questa grande emozione e si è tolto la soddisfazione.
– Grande emozione avete vinto il campionato: che cosa ha provato quando si è chiusa la partita?
“Quando sul 14-11 per noi al tie break – ci ha raccontato Federico – abbiamo chiesto il challenge per una battuta valutata fuori dall’arbitro (il servizio invece era dentro ndr) ed il monitor lo ha smentito, sono davvero saltato letteralmente in aria lanciando la mia cartellina ed ho provato un senso di liberazione e gioia immensa. Sono stati molti gli ostacoli che abbiamo dovuto superare durante il campionato, i ragazzi sono stati i veri eroi di questa stupenda avventura, a loro va il grande merito di tutto ciò. Per me è stata una stagione molto formativa, ho imparato molto, abbiamo lavorato sodo tutti quanti: la perseveranza , il sacrificio e l’umiltà premiano sempre”.
– Quando vi siete resi conto che quest’anno poteva essere l’anno buono per riuscirci?
“La nostra performance durante la regular season è stata abbastanza costante (23 vinte/4 perse ndr). La squadra è stata completato nell’organico, quindi piu completa in quasi tutti i reparti. Abbiamo lavorato per costruire qualcosa di buono, da costruire nel tempo, costruire un nostro modo di giocare. Poi è arrivata l’opportunità della semifinale e finale e sono contento che sia andata a buon fine. Una cosa molto importante e punto cardine di questa squadra è stata la voglia di lottare punto dopo punto. Il non arrendersi mai e il motto giapponese (ganbarimasu), per dire “ce la metterò tutta”, anche quando sembrava impossibile. Questo atteggiamento mentale è stata la cosa piu importante a mio parere”.
– A livello personale questa è la soddisfazione più grande della sua giovane carriera?
“Questa sicuramente è una grandissima soddisfazione per me. Come lo è stato due anni fa in Danimarca o con la nazionale giovanile italiana. Però questa vittoria avrà sempre un posto particolare nella mia mente e cuore: frutto di tanti sacrifici, lavoro e momenti belli e brutti. Non la potrò di certo dimenticare! Inoltre lavorare con giocatori di alto livello come Matey Kaziysky è sempre formativo, cosi come lavorare con gli altri giocatori giapponesi, davvero stimolante. Tutto ciò l’ha reso ancora piu bello”.
– Il futuro cosa le riserva: ancora Giappone o vorrebbe tornare in Italia?
“Per il momento ancora non lo so . Il Giappone mi piace molto, la cultura, le sue tradizioni, il cibo, la gente ed ovviamente il volley! E’ altrettanto vero che a migliaia di km di distanza dalla tua gente e per parecchi mesi non è semplice. Nelle prossime settimane deciderò”.