(Gian Luca Pasini per iVolleymagazine.it) Considerando che è il capitano in campo (fino a quando Buti sta in panchina) una volta si sarebbe detto la prova del capitano che si carica la squadra sulle spalle e la trascina al successo che serviva. 15 punti, di cui 10 attacchi, 4 ace e 1 muro. Condito da un 44% di ricezioni doppio positivo che fanno da corollario alla prestazione di Filippo Lanza. A volere ben vedere ha chiuso anche con il 71% in attacco. Non malissimo. Era quello che serviva agli azzurri per rilanciarsi dopo lo scivolone contro la Germania e mettersi in marcia verso uno dei posti fra le prime 4 che è era e resta l’obiettivo della squadra di Chicco Blengini. “Bene in battuta, molto bene – spiega Lanza – avevamo bisogno di una prova che mettesse sotto la Slovacchia e l’abbiamo fatto. Senza sbavature e con continuità. Quello che era il nostro compito. Non è un modo di dire per fare pretattica, ma dobbiamo sempre pensare una partita alla volta. Adesso c’è la Repubblica Ceca che ha perso con la Germania. Dobbiamo affrontare questo nuovo avversario”.
Ma restando come è lui, ovvero uno che rimane saldamente ancorato alla terra da cui arriva. Non vola alto per una vittoria, non si monta la testa. Sa perfettamente che la strada è ancora lunga e con quello che si vede in questo Europeo (la Turchia in crescita, la Francia che balbetta e che rischia fortissimo di venire sconfitta anche dall’Olanda, ancora senza Ngapeth) può succedere di tutto. “Dobbiamo prendere fiducia nei nostri mezzi”, per cercare di arrivare lontano… Lanza crede ancora che questa Italia possa fare strada nell’Europeo.
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