#Storie&Personaggi – Chef Francesco Sideri: tra pallavolo e fornelli

Ha due grandi passioni: la pallavolo e la cucina. Con la prima è arrivato in A2 (gioca con la maglia biancoblù della Videx Grottazzolina) con la seconda si è guadagnato una piccola-grande popolarità pubblicando sul canale youtube della sua società alcuni video in cui realizza le sue ricette nella brillante e golosa rubrica “Cotto e Spadellato”.
Il nostro personaggio è Francesco Sideri, 22 anni schiacciatore di banda, sardo di Cagliari, ragazzo dallo sguardo vivo e pungente, orgoglioso delle sue origini, figlio di una terra che ama la pallavolo e che negli ultimi anni sta iniziando a produrre talenti, il cui nome lui vorrebbe onorare al massimo.
Il volley è un amore di famiglia o sbaglio?
“Dal punto di vista sportivo, possiamo dire che la pallavolo non è stato il mio primo amore: inizialmente giocavo a calcio, ma quando il mio allenatore se n’è andato ho smesso. E’ stato mio padre a convincermi a giocare a pallavolo, lui è un ex-pallavolista, e mi è piaciuto subito”.
Una carriera iniziata nella tua Sardegna
“La mia carriera sportiva è iniziata nelle giovanili del Cagliari, poi sono passato a quelle della M.Roma Volley, dove sono rimasto per due anni. Quindi Cuneo, sempre giovanili: qui ho avuto la fortuna di allenarmi e confrontarmi con i campioni della serie A e anche di partecipare ad una trasferta di Champions League. Non posso nascondere che fu una grande emozione”.
Dalle giovanili alla serie A il passo è stato naturale?
“Il mio primo anno da professionista, invece, è stato a Reggio Emilia. Dopo di che, per motivi personali, sono tornato in Sardegna per due anni, a Sarroch. E adesso sto vivendo quest’avventura positiva a Grottazzolina in serie A2”.
Ma come nasce Chef Francesco?
“La passione per la cucina, invece, mi è stata trasmessa da mio padre e mia madre, che cucinano tanto e bene”.
Una passione che hai coltivato e studiato
“Mi piace molto cucinare per gli altri e per migliorarmi ho anche fatto un corso, che mi ha insegnato un sacco di cose e soprattutto molte tecniche importanti.
Cosa ti riesce meglio tra i fornelli?
“I miei piatti forti? Non so, mi piace cucinare di tutto anche se preferisco fare dolci”.
Preferiresti arrivare a giocare in SuperLega o diventare un chef di successo?
“Ho tanti sogni nel cassetto… ma vorrei tenerli lì”