#VesuvioCup – In palazzetto colmo di entusiasmo gli azzurri vincono la prima dell’anno

(Paola Amore per iVolleymagazine.it)    L’allievo supera il maestro. Nella prima amichevole dell’Italia di Blengini al PalaBarbuto di Napoli, nel triangolare della Vesuvio Cup, gli azzurri si sono imposti per 3 a 1 sull’Argentina di Julio Velasco. In un palazzetto gremito da 3mila spettatori, nell’avvio di gara è l’Argentina a mostrarsi più ordinata ed efficace in fase di contenimento e nelle ripartenze di gioco, ma soprattutto fa vedere grandi cose grazie agli attacchi laterali di Quiroga e Johansen, sui quali Giannelli e compagni soffrono non poco.  Sul 6 a 3 per gli ospiti, l’Italia spreca punti soprattutto in battuta, ma Candellaro e Piano trascinano il sestetto che rimane in scia.  L’Italia comincia a ragionare e ad essere più efficace grazie anche alla combinazioni Giannelli – Lanza che portano l’Italia avanti sul 12-11. Gli azzurri prendono coraggio e puntano i piedi per terra, affidandosi  alle sassate di Vettori e Randazzo, e a un muro che comincia a funzionare. Senza paura la squadra di Blengini comincia a macinare punti e chiude il primo set sul 25 a 20.
L’Italvolley riparte bene nel secondo set, portandosi subito avanti per 4-2. Ma l’Argentina non è abituata a mollare facilmente, e comincia a riordinare le idee e a rifarsi sotto, giocando punto a punto con gli azzurri. Gli scambi e i recuperi da una parte e dall’altra infiammano il PalaBarbuto; agli attacchi di Candellaro, Vettori, e Lanza, rispondono gli ottimi Ramos e Gonzalez. Ogni punto comincia ad essere una battaglia a chi trova l’angolino migliore dove piazzare la palla. Il set però vede vittoriosi gli argentini di Velasco che chiudono sul 26 a 24 grazie all’errore dell’Italia in battuta.
Nel terzo parziale l’Argentina si porta subito avanti per 7 a 5, con addirittura due ace consecutivi dell’ottimo Johansen, ma Vettori sale in cattedra e anche lui caccia numeri dal cilindro, riportando l’Italia sul 7 pari.
Gli uomini di Blengini cominciano a buttarsi su ogni palla possibile con determinazione e carattere. Le bordate di Vettori dalla sinistra e di Randazzo dalla destra, trascinano l’Italia fino al 22-15. Un diagonale stretto di Lanza poi che non ammette repliche, fissa il risultato sul 25-18.
Il 4 set è una replica del precedente, con gli argentini che prendono le misure fin da subito e si portano avanti sul 4-8, e gli azzurri che ci mettono un po’ a tirare fuori il carattere e la tecnica. Blengini vuole evidentemente assicurarsi il risultato e gioca le carte dell’esperienza buttando nella mischia Sabbi e Buti che prendono per mano la Nazionale trascinandola in rimonta sul 16-15. Il muro italiano continua a far male agli uomini di Velasco, che comunque non mollano e si affidano alla diagonale di Darraidou. L’ultimo spicchio di set è al cardiopalma, e sul 23-22 nessuna delle due squadre sembra mollare un colpo. A chiudere i conti in favore degli azzurri ci pensa una veloce di Lanza e  un diagonale di Sabbi che fa esplodere di felicità il pubblico partenopeo.