Verso #EuroVolleyW2017 – Valentina Diouf e la nuova esclusione azzurra
(James Taboo per iVolleymagazine.it) Davide Mazzanti ha scelto l’Italia con cui affronterà il suo primo Europeo da ct e tra le 14 convocate non c’è Valentina Diouf. Una scelta non inaspettata, perché la potente attaccante milanese ha vissuto un’altra estate difficile sul piano fisico. Il tecnico azzurro le ha concesso la chance di lottare per un posto nel gruppo. L’ha reinserita in squadra (unica novità prima di quella contingente di Carlotta Cambi) dopo l’esaltante Grand Prix tricolore, ma alla fine ha deciso che nell’economia della squadra, almeno in questo momento era più utile Indre Sorokaite, giocatrice matura, preziosa in panchina e nello spogliatoio.
“Prima di tutto voglio ringraziare Valentina Diouf perché per recuperare la migliore condizione fisica ha fatto un gran lavoro sia in collegiale, che nel periodo quando si è allenata a casa. – ha sottolineato senza nessuna remora Mazzanti nell’annunciare la sua decisione – Le ho detto chiaramente che dal punto di vista della disponibilità e dell’impegno non potevo rimproverarle nulla, ma in questo momento ho ritenuto che Indre Sorokaite sia più utile alla squadra”. Parole che non lasciano spazio a dietrologie. Il ct non ha chiuso nessuna porta per il futuro, come si può intuire dalle parole finali della sua dichiarazione: “Penso che a Valentina sia mancato il tempo per ritrovare il giusto ritmo”, ma ha lanciato un messaggio.
Tempo e ritmo due parole su cui Valentina dovrà riflettere. Il ritmo è divenuto una degli aspetti più importanti nel volley di oggi, anche femminile. Le attaccanti potenti sono cresciute di numero, non solo in azzurro, per emergere devi essere capace di fare le cose bene e velocemente. Il tempo nel frenetico volley di vertice è sempre più breve. Valentina è esplosa da giovanissima. Nel 2013 era già attesa come una leader azzurra, nel Mondiale 2014 è stata importante soltanto nella parte finale. Nel 2015 la sua stella non ha brillato e dopo pochi lampi nella qualificazione olimpica di Ankara, il circo del volley non l’ha più vista “recitare”. Starà a lei con la maglia di Busto dimostrare che il “fiocco di neve” non si è squagliato…