#Pallavolo – Le squadre azzurre e RaiDue: un grande amore che deve continuare

(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Da quella magica sera del 9 settembre nel centrale del Foro Italico in si è iniziato il Mondiale maschile, alla medaglia d’argento al collo delle Azzurre di sabato scorso. Se li contate bene sono “solo” 42 giorni in cui la pallavolo ha occupato RaiDue (e RaiSport). Meno di un mese e mezzo in cui probabilmente in tanti hanno capito che il volley è uno sport meraviglioso, stupendo appassionante, che merita la grande ribalta. Lo hanno capito i vertici del canale che continuano sbandierare i grandi numeri di una eccezionale avventura (in cui hanno creduto) vissuta prima insieme ai ragazzi di Blengini, poi con le Azzurre di Mazzanti. Avventura che come ha sottolineato con soddisfazione tramite un tweet questa mattina il direttore della rete, Andrea Fabiano, è durata 219 ore di trasmissione coinvolgendo complessivamente 33milioni d’italiani.

Numeri enormi, numeri meritati. Apprezzati dal popolo italiano di ogni età perché le statistiche dicono che durante la telecronaca della finale in maniera omogenea, dai ragazzini di otto anni ai quasi nonni di 64, ben oltre il 40% di loro stava lottando ed emozionandosi davanti alla prestazione di Chirichella e compagne.

Non è la prima volta che la pallavolo arriva molto in alto a livello di ascolti, ma è la prima volta che tutta la Penisola , dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai ragazzini delle scuole elementari, si compatta per una passione che nei tempi recenti (ma non troppo) solo la nazionale di calcio vincente ha saputo suscitare.

Ora viene il bello, ma anche il difficile. Questo calore la pallavolo italiana se lo è conquistato e meritato con quella sensazione di pulito, che regalano gli sforzi e le prodezze dei nostri campioni mentre si muovono per il campo. Questo amore deve essere coltivato , proponendo sempre spettacoli degni di un grande pubblico. Al tempo stesso la Rai deve continuare a credere in una disciplina bella, pulita e spettacolare, che gli italiani hanno dimostrato di apprezzare. Perché il vero amore è un sentimento reciproco.