#Pallavolo #Azzurre – Non scordiamoci di Caterina e Raphaela

(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Non si può spegnere l’eco delle imprese dell’Azzurre d’argento. Si fa un gran parlare di queste meravigliose campionesse (basta chiamarle ragazze…) che nel Mondiale più lungo e più difficile della storia della pallavolo femminile hanno sfiorato di concretizzare il “crazy dream”, il pazzo sogno di mettere in fila tutte le più grandi del mondo. Squadra giovane, anzi giovanissima, che ha tutto per crescere ancora. Destinata ad allargare la sua rosa con gli innesti definitivi di Pietrini, Lubian e Fahar, con il ritorno dopo il grave infortunio di Enweonwu e delle altre millenials che se qualcuno non lo sapesse hanno vinto il Mondiale Under 18 in Argentina nel 2017 e l’Europeo under 19 in Albania nella scorsa estate, permettendosi il lusso di lasciare a Mazzanti le schiacciate di Elena Pietrini e i muri di Marina Lubian.

Un’Italia che ha affrontato il Mondiale priva di due altre giocatrici di primissimo livello, ancora piuttosto giovani e di provata esperienza e qualità: Caterina Bosetti e Raphaela Folie (insieme ad Italia 2014 nella foto di Michele Benda). Due titolari nell’Italia seconda nel Grand Prix 2017, fermate durante lo scorso campionato da gravi infortuni al ginocchio, ma ormai pronte o quasi per tornare protagoniste. Caterina martello appena 24, con tanto di esperienza olimpiche ed in grandi club all’estero (Galatasaray in Turchia e Osasco in Brasile), quest’anno in rosa con la Pomì Casalmaggiore; Raphaela centrale che di anni ne ha 27, elemento fondamentale della prima Italia di Mazzanti, che si appresta ad iniziare il nuovo campionato ancora con l’Imoco tricolore. Due talenti, due campionesse che avrebbe dato ancora maggiore sostanza all’Italia del pazzo sogno.

Un vero patrimonio da gestire con oculatezza, come fece Velasco 30 anni fa con l’Italia che poi divenne tre volte campione del mondo dominando la scena per un decennio e più: perché se ancora qualcuno non se ne è accorto queste ragazze sono anche loro dei fenomeni con lo sguardo di fuoco e i sorrisi dolci, che possono scrivere un’altra pagina e meravigliosa per la pallavolo italiana.