#Pallavolo A2 femminile – Giulio Cesare Bregoli nuovo allenatore di Chieri

Sarà Giulio Cesare Bregoli il nuovo allenatore della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 per la stagione 2019-2020. Classe 1974, bolognese di famiglia ferrarese, si tratta di un volto già noto sotto l’Arco avendo lavorato come scoutman nel Chieri Volley nel 2008-2009.
Da vice allenatore prima di Davide Mazzanti e poi di Gianni Caprara, ha conquistato in A1 due scudetti, una Supercoppa e una Coppa Italia a Bergamo e Piacenza. Nel 2013 ha quindi intrapreso la carriera da primo allenatore trasferendosi in Francia al Saint-Raphaël, squadra con cui sta concludendo la sua sesta stagione. Ottenuta la promozione in Ligue A al primo tentativo, nel 2016 ha guidato il team transalpino a uno storico scudetto battendo in finale il Cannes (detentore del titolo da 18 edizioni consecutive) conquistando nella stagione sportiva successiva anche la Supercoppa, mentre è di solo qualche settimana fa la sorprendente vittoria a Mulhouse della Coppa di Francia e il premio di miglior allenatore della stagione.
Oltre all’attività di club, Bregoli è da tempo attivo con le nazionali: dopo aver collaborato con il Belgio, dal 2017 è il braccio destro di Davide Mazzanti dell’Italia vicecampione del mondo: “Prima di iniziare l’avventura con Chieri ci sarà di mezzo una stagione con la nazionale con un obiettivo importante come la qualificazione alle Olimpiadi, e prima ancora resterò concentrato sui play-off in Francia, ma nel momento di prendere questa decisione e rendermi conto della scelta che stavo facendo, mi sono subito sentito entusiasta e bramoso di iniziare – le prime parole di Giulio Cesare Bregoli da allenatore della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 – Non vedo l’ora di mettere in pratica le idee e le cose provate finora. Gli inizi da primo allenatore in Italia non sono facili, partire col piede giusto sarebbe un aiuto. Ci metterò impegno e tanto lavoro”. Che sia A2 o, come il club biancoblù confida, A1, la cosa non preoccupa Bregoli: “Ho sposato il progetto di Chieri indipendentemente dalla categoria. Finché non verrà ratificato l’allargamento dell’A1 a 14 squadre, sappiamo che esiste la remota possibilità di giocare in A2. Se accadrà, non sarà un problema. È una scelta che ho fatto consapevolmente e con convinzione”.