#Pallavolo – Si ritrovano le Azzurre di Stoccarda 1989: quando una medaglia di bronzo cambia la storia

(testo di Alessio Alessi) Un Bronzo che ha fatto la storia. Un podio che ha dato inizio ad una storia vincente. La Nazionale Femminile Seniores che si classificò terza agli Europei del 1989 si ritrova a Firenze. L’iniziativa partita dalla modenese Barbara Fontanesi, attaccante di quella formazione, è stata ripresa e rilanciata da Helga Chiostrini, pratese di nascita ma fiorentina di adozione. Per un giorno, quindi, al Ristorante Da Pinocchio in Piazza del Mercato Centrale, il tempo riavvolgerà il suo nastro e ricreerà l’atmosfera di quel gruppo, di quel fantastico spogliatoio che valse alle azzurre un titolo storico, bellissimo e che ha fatto da apripista ai successi dell’Italvolley in rosa dei decenni successivi. Insomma, se oggi abbiamo la splendida Italia di Davide Mazzanti e Paola Egonu, se abbiamo potuto godere della vittoria del Mondiale 2002, del secondo posto del 2018 e dei due titoli europei del 2007 e 2009 lo dobbiamo anche alle ragazze dell’89 che per prime iscrissero il nome della nazionale italiana tra le grandi questo sport a livello europeo e mondiale. Una squadra giovane (età media 22 anni) e ricca di talento e di nomi che sarebbero poi passati alla storia del volley di casa nostra.
Accadeva trent’anni fa ed era un mondo diverso. Si giocava a Stoccarda e tutto avveniva circa due mesi prima del crollo del Muro di Berlino. La Germania Est, campionessa d’Europa in carica, era ancora la favorita e con essa l’URSS campione olimpica. A fianco a loro altre formazioni di oltrecortina come Romania, Bulgaria, Cecoslovacchia. L’Italia di Sergio Guerra, scomparso nel 2015 ed allenatore della quasi mitica Teodora Ravenna capace di vincere undici scudetti consecutivi, era formata da uno zoccolo duro della pluridecorata formazione romagnola. Tra le giocatrici giallorosse prestate alla maglia azzurra spiccavano Manuela Benelli, una delle palleggiatrici più forti del nostro volley, Alessandra Zambelli, Liliana Bernardi ma anche, come detto, la “nostra” Helga Chiostrini.
L’Europeo ’89 vedeva al via dodici squadre divise in due gironi. Nel Gruppo A l’Urss di Kirillova dominava con cinque vittorie su altrettante gare, seguita dalla Romania. Nel Gruppo B, invece, tutte alle spalle della Germania Est, campione in carica, con Italia, Cecoslovacchia e Bulgaria a giocarsi un posto in semifinale. Italia che vinceva nettamente con le Ceche all’esordio (3-0) e che poi batteva anche Francia (3-1) e Polonia (3-0). Azzurre battute da pronostico dalle padrone di casa (3-0) e poi anche dalla Bulgaria (3-1) in un match dove il terzo set vinto 15-12 dalla nostra nazionale si rivelò poi decisivo per consegnare all’Italia la semifinale grazie alla differenza set ed ai danni di Cecoslovacchia e Bulgaria che come le azzurre avevano conquistato sei punti.
In semifinale Italia opposta all’URSS mentre la Germania Est sfidava la Romania. Entrambe le gare non lasciano spazio alle sorprese con un doppio 3-0 per le formazioni favorite. In finale sarà poi l’URSS ad imporsi per 3-1 ma la storia la si scrive nella “finalina”. L’Italia si imponeva infatti nettamente sulla Romania per 3-0 (15-5; 15-6; 15-3) e conquistava il primo alloro della sua storia. Una storia che da quel giorno per le azzurre non sarà più la stessa e che, anche se dovremmo attendere dieci anni per ritrovare l’Italrosa sul podio degli Europei, ci regalerà straordinari successi, con nazionale e squadre di club.
Ecco le fantastiche ragazze di Sergio Guerra: Manuela Benelli, Liliana Bernardi, Sabrina Bertini, Helga Chiostrini, Fabiana Mele, Patrizia Prati, Alessandra Zambelli (Teodora Ravenna), Cinzia Flamigni (Braglia Reggio Emilia), Barbara Fontanesi, Mirna Marabissi (Civ Modena), Fanny Pudioli, Sabina Turrini (Crocodile San Lazzaro).