BeachVolley Tokyo2020 – Come a Rio sarà Davide Crescentini l’arbitro italiano sulla sabbia giapponese

Dalla spiaggia di Copacabana alla Shiokaze Park di Tokyo, quattro anni dopo sarà ancora Davide Crescentini (39 anni) l’arbitro italiano designato per il torneo olimpico di beach volley. Una conferma importante e prestigiosa che premia il nostro fischietto, da molti anni chiamato spesso a dirigere i match più significativi del panorama internazionale, tra i quali la finale Mondiale femminile 2011 e la finale maschile per la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016.
La chiamata olimpica è stata ovviamente accolta con grande felicità da Davide Crescentini: “Io vivo questa designazione come l’inizio di un obiettivo, nel senso che rispetto a quattro anni fa so cosa mi aspetta, conosco le difficoltà e il traguardo che mi pongo è arbitrare bene per tutta la durata della competizione. Arrivare a un’Olimpiade è molto difficile, ma credo che confermarsi lo sia ancora di più, avverto una dose maggiore di responsabilità. Ricordo che nel 2016 quando arrivò la mail con la designazione stetti più o meno mezz’ora a contemplarla, non me l’aspettavo, è stata un’emozione grandissima. Leggendo l’intervista di Daniele Rapisarda mi sono ritrovato nelle sue parole. Se non hai mai preso parte a un’Olimpiade fai fatica a capire realmente cos’è, la pressione che comporta. Nel corso della mia carriera ho arbitrato a ogni livello e posso affermare che in una semifinale o in una finale del Campionato Mondiale avverti meno pressione, rispetto a un qualsiasi match delle pool olimpiche. In questa manifestazione ogni incontro è come una finale, intorno hai tante telecamere e stadi enormi quasi sempre strapieni. Non mi sarei mai aspettato di poter prendere parte a due Olimpiadi, io ho iniziato ad arbitrare facendo il raccattapalle durante le partite arbitrate da mio padre (Maurizio n.d.r.) e con l’indoor non è mai sbocciato un gran feeling, mentre la passione per il beach volley è nata istintivamente. Nel corso degli anni non mi sono mai posto dei traguardi precisi, l’importante per me è arbitrare bene una partita, essere costanti per tutto un torneo e ovviamente divertirsi”.